lunedì 13 maggio 2013

Salento fuoco e fumo di Nandu Popu (Laterza, collana Contromano)




Strade antiche costrette da muretti a secco. Strade volute dalle vigne e dagli ulivi. Strade colorate dal rosso della terra arsa e dal bianco delle rocce calcaree. Ne ho visti di ulivi strani in vita mia, ma quelli di queste parti hanno forme fuori da qualsiasi logica progettuale, come se la natura li avesse affidati a un artista strambo che con le sue sculture vuole esprimere solo stupore. Gli ulivi sembrano l’istantanea di un movimento convulsivo. Alberi autolesionisti che si squarciano il ventre per creare caverne in cui vivono animali, insetti e folletti dai cappelli rossi. Alberi che annodano i propri rami per ingannare le simmetrie, e che anche quando il vento è assente e sono immobili appaiono fluidi e impetuosi come dervisci roteanti. Gli ulivi di queste brulle e arse pianure posano come divi esibizionisti che ostentano le proprie forme sicuri di essere unici.

Nandu Popu, nome d’arte di Fernando Blasi, è una delle voci e autore dei testi dei Sud Sound System, gruppo salentino tra i pionieri del raggamuffin italiano, che combina ritmi giamaicani e sonorità locali, l’uso del dialetto salentino e le ballate di pizzica e taranta.

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