mercoledì 3 luglio 2013

RUTULI’ DI DARIO MUCI (LUPO EDITORE) LIVE IN CONTRADA ARAGONA (TUGLIE) DOMENICA 7 LUGLIO 2013




L’Arci Tuglie, in occasione della ricorrenza di Santa Maria Goretti, anticipa una delle tappe del Festival “Chè ca canta storie”, ospitando Dario Muci e l’anteprima del suo nuovo lavoro discografico “Rutulì – Barberìa e canti del Salento” edito da Lupo Editore. L’evento si svolgerà in contrada Aragona (all’ingresso di Tuglie venendo da San Simone) con la cornice di uno dei luoghi più antichi e suggestivi della città, la masseria Aragona e la chiesetta di San Girolamo, eretta nel 1696 e ormai in uno stato di totale abbandono. Prima del concerto di Dario Muci, alle ore 21:00, ci sarà un omaggio a Don Dante Garzia che, con una petizione pubblica, bloccò la lottizzazione dell’area che ne avrebbe cancellato per sempre il sito storico. Un’analisi storica e più approfondita verrà esposta da Raimondo Rodia e la serata sarà presentata dalla giornalista Federica Sabato. Alle domenica 7 luglio 2013 ore 22:00 si apriranno “le danze” con  il concerto di Dario Muci che presenterà il suo ultimo progetto discografico. RUTULI’ Barberìa e canti del Salento, è un omaggio agli Ucci (cantori di Cutrofiano) e al repertorio suonato nelle sale da barba del Salento.


Rutulì  - Barberìa e canti del Salento  (Lupo editore).  Rutulì rappresenta solo una piccolissima parte del complesso e variegato patrimonio popolare e contadino. Una forma di riproposta in cui gli arrangiamenti originali e i testi tradizionali convivono perfettamente e rendono lo spettacolo dal vivo un’esperienza nuova e coinvolgente lontana dallo stereotipo musicale estivo e spettacolarizzato. I canti riproposti fanno parte di quel repertorio della tradizione orale che attraversa l’Italia, arriva nel Salento, punta a sud, e che raccoglie soprattutto un cospicuo repertorio di canti narrativi che proviene prevalentemente dal nord Italia, tipico delle zone alpine. Oltre ai canti hanno una loro forte presenza gli strumenti a corda, come un fado portoghese o un classico napoletano. Così come fondamentali nel contesto di questo nuovo progetto musicale la chitarra e il mandolino, che sono strumenti principi della barberìa, ovvero la musica delle sale da barba, saloni. Dei veri e propri salotti dove si potevano anche ascoltare le novità della musica colta, oltre al repertorio classico di ballabili e serenate.
Hanno suonato alcuni dei musicisti più raffinati del Salento che hanno accompagnato le voci maschili che più rappresentano l’identità canora di questa terra: Antonio Calsolaro (arrangiamenti chitarra e mandolino), Massimiliano de Marco (chitarra, voce), Vito de Lorenzi (tamburi del Salento), Roberta Mazzotta (violino), Marco Bardoscia (contrabbasso), Rocco Nigro (fisarmonica), Andrea Doremi (tuba), Antonio Castrignanò (voce), Giancarlo Paglialunga (voce), Claudio “Cavallo” Giagnotti (voce), Cosimo Giagnotti (voce). Il disco è interamente dedicato a Uccio Aloisi, Uccio Bandello e Leonardo Vergaro

Dario Muci - Musicista di musica popolare e ricercatore di tradizioni orali, Dario Muci, ripropone la cultura musicale Salentina dal 1997, collaborando con i gruppi più rappresentativi della sua terra (Officina Zoè, Uccio Aloisi, Salentorkestra, ecc.). Discepolo del maestro Luigi Stifani di Nardò (barbiere violinista e massimo informatore sul “Tarantismo” in Puglia) continua a riproporre gli antichi canti acquisiti direttamente dagli anziani, dai testi etnomusicologici e dalla continua ricerca sul campo. Considerato una tra le voci giovani più interessanti del panorama tradizionale salentino, ha collaborato anche in progetti jazz, world ed elettronica cantando con: Paolo Fresu, Ernst Reijseger, Paolo Vinaccia, Raffaele Casarano, Tenores de Orosei, Marco Bardoscia, Giorgio Distante, Valerio Daniele, Justin Adams, Julde Camara, Paolo Rocca, Fiore Benigni, Andrea Stocchetti, Mirko Signorile.  Parallelamente alla riproposta è impegnato alla realizzazione di un secondo volume di materiale etnomusicologico, frutto di una lunga ricerca sul campo.

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