sabato 30 novembre 2013
venerdì 29 novembre 2013
giovedì 28 novembre 2013
mercoledì 27 novembre 2013
Stefano Donno affilia il suo blog “Stefano Donno – il pop non è un’esaltazione del nulla” a Macrolibrarsi
“Macrolibrarsi” portale del Gruppo
Macro editori (azienda leader nel settore editoriale) creato per l'acquisto di
libri, dvd e cd, comprende puntualmente novità che riguardano ogni genere
letterario, ricoprendo una vasta gamma di interessi per gli appassionati di
ogni genere.
Per la varietà dell’offerta e per la
ricchezza delle proposte editoriali presentate sul sito, Stefano Donno ha
ritenuto opportuno condividere con i lettori del suo blog, questo brand
innovativo e una grande opportunità. Per offrire al meglio e in modo rapido un
contatto con questo grande portale on line di vendita di libri, si può
tranquillamente acquistare i libri del portale Macrolibrarsi direttamente
collegandosi al link http://www.stefanodonno.blogspot.it/
È un'opportunità che Stefano Donno vuole
dare a quanti da anni hanno seguito on line l’attività del suo blog : ora tutto
questo è possibile con “Macrolibrarsi” e il blog di Stefano Donno che
puntualmente presenterà una selezione dei libri più venduti su Macrolibrarsi.
Info
martedì 26 novembre 2013
“RADICAL CHIC” - IL NUOVO VIDEOCLIP TRATTO DA “MUDDHRICHE” DI MINO DE SANTIS
Ecco on line il videoclip del nuovo singolo “Radica Chic” di
Mino De Santis, diretto dal regista Gianni De Blasi
E’ disponibile online (ecco il
link - https://www.youtube.com/watch?v=bLqZL6QPm4A)
il videoclip di “Radical Chic” di
Mino De Santis, tratto dal suo recente album “Muddhriche”, edito da Ululati,
etichetta discografica di Lupo Editore. Diretto dal regista Gianni De Blasi, il
videoclip è stato girato nella splendida cornice del ristorante della libreria
“Liberrima” di Lecce "All'Ombra del Barocco. “Radical Chic” si
caratterizza per un testo ironico e pungente, nel quale il cantautore salentino
non esita a mettere alla berlina un certo intellettualismo sterile, che a volte
caratterizza una certa sinistra. Emerge così una critica, senza mezzi termini,
a quanti “uomini e donne liberi dal bisogno, con le spalle sempre coperte da
papà”, “gente distinta e raffinata/figli
di una sinistra acculturata/che mangia, parla, beve, scrive e fa opinione ma
aspetta il popolo per la rivoluzione” disquisendo per ore “sui mali della
terra, sulla miseria, sulla povertà”, come della “Palestina, la vivisezione, e
poi il buddismo la contro religione. L’islam, la pace, i clandestini”, ed
immancabile “poi la buona cucina”. “Radical Chic” è un esempio, dunque, di come
il songwriting di Mino De Santis, partendo dalle radici della cultura
salentina, si sia aperto verso un immaginario poetico e critico orientato verso
temi di rilevanza sociale e politica.
Il radical chic più che l'opposto del pezzente è l'opposto del
"bonacciu". Quest'ultimo chiacchierando ingenuamente nel bar del
paese, sorseggiando Dreher con la salopet ancora sporca di tintura da parete,
riesce a decostruire realmente e un sistema attraverso la propria stessa
sincerità. Il pensiero “dellu bonacciu” è vivo ed attivo e conserva onestà. Il
radical chic invece è piuttosto colui il quale maschera e fa del buonismo e
della rivolta un atteggiamento modaiolo in cui la sincerità non trova più
spazio. La cosa più grave è che questa gente attraverso l'ignavia e l' inazione
lascia campo libero all'avanzata di gran parte dei mali sociali che
paradossalmente criticano bevendo vino nei locali alla moda.
Gianni De Blasi
Muddhriche, il disco
“Chi si nutrirà di queste muddhriche, che lascio qui? Non sono gli
avanzi, non sono gli scarti della vita, queste note. Sono il dono di chi mi ha
cresciuto, mi ha allevato, mi ha librato nell’aria. “T’aggiu crisciutu cu lu
pane e senza pane, muddhrica muddrica. Ti ho tirato su con tutto lo zelo
possibile”. Risuona ancora nelle mie orecchie. Perché queste sono le briciole,
ma sono anche il mio nutrimento, sono ciò che mi ha insegnato ad accontentarmi
e godere delle cose piccole e belle. Come gli uccelli, che vivono un’esistenza
intera appagati dai manuzzuli, così ho imparato a far tesoro di quello che la
storia mi ha voluto regalare. Ci hanno lasciato le briciole, dice qualcuno, ma
noi, uomini del sud, tanimu lu coriu tostu e de le muddhriche nde facimu pane”. Mino De Santis
Ogni qual volta si ascolta Mino
De Santis, si hanno ben chiare le sue radici, la sua storia, le origini
musicali e i suoi ascolti al juke box. La voce e l'ironia amara di De Andrè, ma
anche l'impegno di Stefano Rosso o la compostezza di Paolo Conte. Ma per non
abbandonarsi a facili semplificazioni, bisogna fermarsi un attimo e rimettere
play.
Mino De Santis è a tutti gli
effetti un fuoriclasse, unico nel suo genere perché ama ancora raccontare e lo
fa come potrebbe fare un fotografo con le sue istantanee, un pittore
impressionista nel fermare tutto su una tela o il saggio del paese nel riferire
vizi e virtù della sua gente. Con dovizia e ironia.
Anche in questo terzo album
"Muddhriche" prodotto dall'etichetta Ululati (Lupo Editore) si
raccolgono piccoli momenti di vita quotidiana, come fossero proprio molliche
minute ed essenziali, messe insieme per farne pane e nutrimento. Ci sono le
"macchiette", i personaggi del paese: "Lu prete" scaltro e
smaliziato o la "La bizoca e la svergognata", apparentemente diverse
ma "le stesse e l'hanno sempre saputo".
C'è la bellezza e la malinconia
degli "Anni" passati tra casa, chiesa e sogni di libertà ma anche il
sud amaro dei "Pezzenti"(feat. Nando Popu / Sud Sound System), quegli
immigrati trattati come animali tra "patruni e capurali", senza
diritti o assistenza, pagati venti euro alla giornata me definiti lo stesso
invasori.
E tra mandolino e fisarmonica, si
continua a raccontare di quei "Radical chic", quelli bravi a dare
definizioni, che hanno così poco da dire ma tanto da parlare.
A poco a poco le
"Muddhriche" compongono il quadro di un uomo che, come ben
rappresentato dalla copertina del disco, dall'alto, osserva, riconosce, cerca
di individuare quelle briciole, le piccole cose che continuano a dargli
godimento. È un carnevale di personaggi e situazioni, dove si respira a pieni
polmoni l'aria scanzonata di un bonaccio che ama quello che compone perché è il
suo modo di continuare a credere al sogno di anarchia.
Tracklist
1.Anni - 2. Fiche cu le mendule -
3. Radical chic - 4. Sutta ‘na chianta te chiapperu - 5. Lu preute - 6. Porta
verde - 7. La pizzoca e la sbergugnata - 8. Ieu fazzu gezz - 9. Certi culi -
10. Pezzenti (feat. Nandu Popu) 11.Arbulu te ulie (bonus track)
Mino De Santis, note biografiche
Mino De Santis - La poesia di
Fabrizio De Andrè, il ritmo di Paolo Conte, l’ironia “eretica” di Giorgio
Gaber, il racconto disincantato di Stefano Rosso, una passione per la big band
alla Renzo Arbore. Tutto questo in un solo cantautore: Mino De Santis. Molti di
voi si stanno chiedendo certo chi sia
mai costui. I programmi televisivi non lo ospitano e le radio commerciali
nazionali non trasmettono le sue canzoni
eppure stiamo parlando di un artista di valore eccezionale. Quando si racconta
la biografia di un artista spesso si comincia dicendo “da giovane fece il
minatore”, come Tom Jones, oppure “ha lavorato in fabbrica”, per Mino De Santis
bisogna usare ancora il presente indicativo e dire: quando non fa concerti fa
l’imbianchino oppure il contadino, accettando un po’ tutti i lavori che ha
sempre fatto per vivere. Mino non è un ragazzino, è un quarantenne che ha
sempre scritto canzoni principalmente per se stesso, per i suoi amici, per quel
irrefrenabile bisogno di “raccontare la vita” che ogni vero artista sente
bruciare dentro. Solo 3 anni fa fa ha
prodotto il suo primo cd “scarcagnizzu”, venduto solo attraverso i suoi
concerti, passato di mano in mano mentre le sue canzoni era possibile
ascoltarle su you tube. A distanza di un
anno nel 2012 esce l'album
"Caminante" accompagnato dal
videoclip di 8 minuti ( quasi un corto) "Lu ccumpagnamentu" diretto
dal Regista Gianni De Blasi. A luglio 2013 esce "Muddriche" ed è la
seconda produzione della nuova etichetta "Ululati" di Lupo editore,
anche in questo caso è stato prodotto un videoclip con la partecipazione di
Alessandro Haber e Nandu Popu dei Sud Soun System per il singolo
"pezzenti" .
Un florilegio critico
“Un artista da seguire…”
(Vincenzo Mollica, DoReCiackGulp! RaiUno)
“E’ un carnevale di personaggi e
situazioni, dove si respira a pieni polmoni l’aria scanzonata di un bonaccio
che ama quello che compone perché è il suo modo di continuare a credere al
sogno di anarchia” (Raffaella De Donato)
“Allo sguardo di De Santis nulla
sfugge, non un gesto, non una parola” (Raffaele Gorgoni, Tg3)
“Mino De Santis si fa notare per
la sua verve ironica, da Gaber saletino” (Tommaso Ricci, Tg2)
“Attraversarsi le note come
spettatore disincantato tra parole abusate e “tipi” di ogni giorno. Cerchi una
briciola che nutra e la trovi nelle parole-musica, nei treni in partenza, nei
colori di un fiore antico, nella voce calda, in un amore” (Sandrina Schito)
"Il Salento trova nuove
parole, quelle puntute, del graffio autoriale. Anarchiche quanto basta per
tener desto l'animo e l'occhio allo sguardo: quello dritto, che mai s'inchina e
fa riverenza. Mino De Santis è così, ama il ridere, il soffio e lo spiffero.
(Mauro Marino)
Mino De Santis è un ascolto che
il tempo e la pratica portano a metabolizzare. Non è la risata di turno ciò che
arriva e resta. Ma un ondulato senso di profondità che scolpisce immagini nella
memoria e libera l'ascolto dalla superficialità attorno (Erika Sorrenti e
Francesco Aprile)
Mino ha scritto una pagina di
canzone popolare vera, del popolo del Salento che si libera dalla pur splendida
prigionia del tamburello, dell'organetto e del violino e approda ad un
linguaggio nuovo, fatto di dialetto e di italiano colto al volo, masticato,
rimasticato e sputato fuori in una nuova forma di colostro, vero alimento con
il quale crescere i piccoli. Musica accattivante, di uno che sa suonare la
chitarra, la lascia nei suoi accordi semplici, quasi ondeggianti come un
materassino gonfiabile sulla bonaccia (Pino De Luca)
Autoironico e impietoso … lo
definirei un "verista" per come descrive la realtà sociale e
soprattutto quella di tanta umanità. Ha il suo modo singolare di vedere la
realtà e di declinarla in versi. E' un sognatore ingenuo e intellettualmente
onesto. Insofferente a qualsiasi regola, non scenderebbe mai a compromessi, ha
l'anima libera e resta anarchico anche quando non sarebbe il caso. Ha una
singolare genialità, un'autentica vena artistica che differisce da qualsiasi
accomodante musicalità "popolare" oggi cosi volgarmente e
insopportabilmente stereotipata (Giuseppe De Santis)
LUPO EDITORE
Via Monteroni Esterna, CP 93
73043 Copertino (Le)
Tel. 0832.949510
Fax 0832.937767
info@lupoeditore.it
twitter:
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lunedì 25 novembre 2013
domenica 24 novembre 2013
Il vino delle eccellenze - L’ECCELLENZE DEL TERRITORIO 2013 – 2014 il 26 novembre 2013 ore 19,30
Giunto al terzo anno di attività
l’appuntamento istituzionale per l’assegnazione del riconoscimento L’ECCELLENZE
DEL TERRITORIO dell’ass. Arcadia Lecce, che
quest’anno ha ottenuto il Patrocinio della Provincia di Lecce, in collaborazione con Cantine Due Palme
punto vendita Lecce di Maria Viterbo in via del Mare 5/a a Lecce,
l’associazione lancia la nuova rassegna per il 2013 e per il 2014 Il Vino delle Eccellenze – L’Eccellenze del
territorio 2013/2014. L’appuntamento che avrà cadenza quindicinale, ha tra
i suoi obiettivi quello di far conoscere alla cittadinanza leccese e salentina,
tutte quelle realtà imprenditoriali, associative, politiche, pubbliche e
private che con il loro operato si sono contraddistinte nel sociale e nella
promozione del territorio. Nell’appuntamento del 26 novembre alle ore 19,30 presso la Chiesetta Balsamo in via Pozzuolo
a Lecce sede dell’Ass. Arcadia Lecce, si terrà l’incontro dove saranno
premiati l’associazione Lecce in
Movimento e l’A.G.U.V.S. di Lecce, e per le istituzioni l’assessore del Comune
di Lecce Gaetano Messuti (Gaetano Messuti - Assessore Lavori Pubblici. Il
settore di cui si occupa l’Avv. Gaetano Messuti riguarda la progettazione,
costruzione e manutenzione del patrimonio pubblico comunale quale strade e
piazze, aree verdi urbane, reti idriche fognanti e di illuminazione pubblica,
luoghi di mercato, centri sociali e quanto altro attiene alle strutture della
comunità cittadina)
Interverranno il Presidente dell’Ass. Arcadia Lecce
Valentino Zanzarella, il Presidente dell’Associazione Lecce in Movimento Michel
Romano, il Presidente Maurizio Bisanti dell’A.G.U.V.S. di Lecce, l’assessore
del Comune di Lecce Gaetano Messuti. L’associazione Arcadia Lecce fa inoltre
appello alla comunità leccese e salentina acchè comunichi proposte di
“eccellenze” alla mail info@ordoequestristempli.it
Le motivazioni del riconoscimento 1 – L’A.G.U.V.S di Lecce è da sempre attenta nei confronti di quanti
non attuano quanto previsto dalla legge in merito alla sicurezza e la
prevenzione stradale e che strumentalmente si oppongono alle esigenze richieste
dalla collettività. Vigila costantemente affinché la Giustizia si allinei
completamente per una giusta tutela delle vittime innocenti e delle famiglie
che giornalmente lottano per vedersi garantiti i diritti fondamentali sanciti
dalla Nostra Costituzione.
Le motivazioni del riconoscimento 2 – A.s.d.c. Lecce in Movimento nasce nel paese di Cavallino (LE)
nel Settembre 2009, come un gruppo di soggetti attivi nella promozione della
cultura dello sport e della danza. L’intento è quello attraverso
l’organizzazione di appuntamenti formativi e informativi, anche in luoghi
socialmente ed economicamente più svantaggiati, di portare il valore e il
benessere dell’attività fisica e di promuovere e rivalorizzare il nostro territorio,
cominciando proprio dai quartiere dei comuni.
Le motivazioni del riconoscimento 3 – L’Assessore Gaetano Messuti viene premiato per la sua vicinanza e
disponibilità operativa sia sul piano umano che istituzionale alle tante associazioni
giovanili che operano sul territorio, e per l’impegno nella tutela del verde
pubblico nell’interesse del cittadino e della città.
Gaetano Messuti – (Gaetano Messuti - Assessore Lavori Pubblici, Verde
Pubblico, Servizi Cimiteriali, Edilizia Scolastica, Edilizia Sportiva,
Contratti di Quartiere, Fascia Costiera)
A.s.d.c. Lecce in Movimento - http://www.lecceinmovimento.it/index.html
Sede Sociale A.G.U.V.S.
Lecce via G. Parini 1/C – C/O Studio Legale Conte
tel. 349.84.73.709
e-mail: aguvs@libero.it -
presidente@giustiziavittimestrada.org
Arcadia Lecce - http://ordoequestristempliarcadia.it/index.html
sabato 23 novembre 2013
venerdì 22 novembre 2013
Ferzan Ozpetek con Rosso Istanbul (Mondadori) alla Feltrinelli point di Lecce
Sabato 23 novembre 2013 alle
18,00 alla Feltrinelli Point di Lecce in via Cavallotti 7/a Ferzan Ozpetek incontrerà il pubblico per un
firmacopie del suo ultimo libro Rosso
Istanbul (Mondadori)
Tutto comincia una sera, quando
un regista turco che vive a Roma decide di prendere un aereo per Istanbul,
dov'è nato e cresciuto. L'improvviso ritorno a casa accende a uno a uno i
ricordi: della madre, donna bellissima e malinconica; del padre,
misteriosamente scomparso e altrettanto misteriosamente ricomparso dieci anni
dopo; della nonna, raffinata «principessa ottomana »; delle «zie», amiche della
madre, assetate di vita e di passioni; della fedele domestica Diamante. Del
primo aquilone, del primo film, dei primi baci rubati. Del profumo di tigli e
delle estati languide, che non finiscono mai, sul Mar di Marmara. E,
ovviamente, del primo amore, proibito, struggente e perduto. Ma Istanbul sa
cogliere ancora una volta il protagonista di sorpresa. E lo trattiene, anche se
lui vorrebbe ripartire. Perché se il passato, talvolta, ritorna, il presente ha
spesso il dono di afferrarci: basta un incontro, una telefonata, un graffito su
un muro. I passi del regista si incrociano con quelli di una donna. Sono
partiti insieme da Roma, sullo stesso aereo, seduti vicini. Non si conoscono.
Non ancora. Lei è in viaggio di lavoro e di piacere, in compagnia del marito e
di una coppia di giovani colleghi. Ma a Istanbul accadrà qualcosa che cambierà
per sempre la sua vita.
Tra caffè e hamam, amori
irrisolti e tradimenti svelati, nostalgia e voluttà, i destini del regista e della
donna inesorabilmente si sfiorano e, alla fine, convergono. Questo libro è una
dichiarazione d'amore a una città, Istanbul. Rossa come i melograni, come i
vecchi tram, come i carrettini dei venditori di simit, come certi tramonti sul
Bosforo che mischiano lo scarlatto al blu, come lo smalto sulle unghie di una
madre molto amata. Ed è, insieme, un libro sull'amore, nelle sue mille
sfumature. L'amore che non conosce età, paese, tempo, ragione, differenze di
sesso. Che sceglie e basta. Una storia romantica, imprevista e nostalgica che
racconta di un regista, di una città e di un ritorno. E poi, come una scatola
magica, di una storia nella storia. Proprio come in un film di Ferzan Ozpetek,
se decidesse di raccontare la sua.
Ferzan Ozpetek, regista e sceneggiatore,
è nato a Istanbul, ma dal 1976 vive a Roma. Nel 1997 esordisce con Il bagno
turco (Hamam), cui seguono Harem Suaré, Le fate ignoranti, La finestra di
fronte, Cuore sacro, Saturno contro, Un giorno perfetto, Mine vaganti,
Magnifica presenza. Ha inoltre diretto Aida (2011) e Traviata (2012). Ha vinto
i più importanti premi e riconoscimenti cinematografici e nel 2008 il MoMa di
New York gli ha dedicato una retrospettiva.
Info – Feltrinelli Point
7/A Viale Cavallotti Felice,
Lecce, Le 73100
0832 331999
giovedì 21 novembre 2013
mercoledì 20 novembre 2013
martedì 19 novembre 2013
lunedì 18 novembre 2013
domenica 17 novembre 2013
sabato 16 novembre 2013
venerdì 15 novembre 2013
giovedì 14 novembre 2013
mercoledì 13 novembre 2013
martedì 12 novembre 2013
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lunedì 11 novembre 2013
domenica 10 novembre 2013
sabato 9 novembre 2013
venerdì 8 novembre 2013
giovedì 7 novembre 2013
mercoledì 6 novembre 2013
martedì 5 novembre 2013
lunedì 4 novembre 2013
domenica 3 novembre 2013
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