martedì 3 dicembre 2013

Massimo Donno “Amore e Marchette” Winter Tour 2013 - 2014



Mentre prosegue, raccogliendo grandi consensi ed apprezzamenti la promozione di “Amore e Marchette”, il cantautore salentino Massimo Donno, si appresta ad un intenso tour promozionale che lo vedrà protagonista nei mesi di novembre, dicembre e gennaio sui palchi di tutta Italia da Nord a Sud. Il tour è stato reso possibile con il sostegno degli sponsor Masseria Piccapane (Cutrofiano, Le), Masseria Sant’Angelo (Corigliano D’Otranto, Le), Masseria Appidé (Corigliano D’Otranto, Le), e Le Terrazze Del Duca (Corigliano D’Otranto, Le). Di seguito tutte le date del tour:







MARTEDI 3 DICEMBRE
“Ti Saluto Dai Paesi Di Domani”
reading musicale sulla trilogia di Fabrizio de Andrè - con Ovidio Venturoso
Blink - Maglie (LE)

DOMENICA 8 DICEMBRE
duo con Francesco Pellizzari
Castello di Martano (Le)

LUNEDI 9 DICEMBRE
La Vereda, Bologna

MARTEDI 10 DICEMBRE
Bar De Marchi, Bologna

MERCOLEDI 11 DICEMBRE
Senza Nome, Bologna

GIOVEDI 12 DICEMBRE
Enosud, Milano

VENERDI 13 DICEMBRE
con Luca Barrotta (Fisarmonica)
Rosso Di Sera - Torino

SABATO 14 DICEMBRE
con Luca Barrotta (Fisarmonica)
Circolo Ristorante La Scuola, La Morra (CUNEO)

DOMENICA 15 DICEMBRE
Enoteca Monna Bianca, Lavagna (GENOVA)

GIOVEDI 19 DICEMBRE
Estemporanea di Musiche dal mondo
Notte Sacra a Copertino (LE) con Chiara Arcadi (Violino)

SABATO 4 GENNAIO
Teatro di Novoli (LE)
Quartetto con numerosi ospiti. (Presto dettagli)


MASSIMO DONNO - AMORE E MARCHETTE (LUPO EDITORE/ULULATI)

Pubblicato dall’Etichetta Ululati (Lupo Editore) nella primavera del 2013 “Amore e Marchette” è il disco di debutto di Massimo Donno. Inciso presso gli Studi Musicali Chora di Valerio Daniele, il disco contiene numerose collaborazioni, da Maurizio Geri a Francesco del Prete, da Guido Sodo (Cantodiscanto) a Nilza Costa, Ovidio Venturoso, Giuseppe Spedicato, Luca Barrotta, Morris Pellizzari, Alessia Tondo, Emanuela Gabrieli, Andrea Doremi, Emanuele Coluccia, Marcello Zappatore, Valerio Daniele. Il disco uscirà il 2 giugno 2013 preceduto dal video clip del singolo “Amore e Marchette”, realizzato da Gianni De Blasi.

Nelle undici tracce che compongono l'esordio di Massimo Donno c'è il segno di un cantautore che conosce la materia umana, e che ama mescolare l'ironia e la poesia alla quotidianità surreale dell'amore, fino a includere non solo le atmosfere - in un dialogo costante - ma anche le voci del passato prossimo di Pier Paolo Pasolini (nel brano "Tango") o del grande Alberto Sordi (in "Bologna A.D. 2012"), mescolandole al presente delle sue suggestioni autobiografiche, come fa ad esempio nella traccia dal titolo "Il mio compleanno".
Un cantautore, Massimo Donno, che non ha paura di guardarsi e, soprattutto, guardarci dentro con il ritmo di una musica leggera e ironica. "Amore e marchette", nuova produzione dell'etichetta Ululati, vanta, tra le collaborazioni di eccellenza, quelle con Massimo Geri (presente anche nel video del singolo "Amore e Marchette", realizzato dal talentuoso regista Gianni De Blasi), Nilza Costa (nel brano "Il bianco ed il nero") e Guido Sodo, nel brano intitolato "La colpa".
"Massimo Donno è un gatto che salta sui tetti della canzone d'autore italiana prendendosene la parte più nobile. Come un gatto ci fa le fusa, ci conquista per poi graffiarci quando meno ce lo aspettiamo. Come un prestigiatore muove le parole tra surrealismo e neorealismo. E' una capriola, una giostra un pugno e uno sberleffo un bacio e uno schiaffo. Cartina tornasole delle nostre vite imbarcate su fragili vascelli"
Oliviero Malaspina

MASSIMO DONNO RACCONTA “AMORE E MARCHETTE”

AMORE E MARCHETTE
Un canto di lavoro scritto nel 2013. Solo che la base non è folk ma è swing e non si parla di minatori ma di musicisti. Fare il musicista nel 2013 significa sopportare angherie, vessazioni, scendere a compromessi con la propria arte e con chi la “acquista”. Significa anche ridimensionarsi, reinventarsi e,  necessariamente, ridersi addosso.

IL BIANCO ED IL NERO
Nasciamo senza distinguere i colori. Gli anni passano e cominciamo a riconoscerli come tali solo dopo molto tempo. I colori sono come i vissuti che crediamo di percepire in un modo e che facciamo di tutto per inserire in dei casellari ben specifici. Il bianco da una parte, il nero dall’altra. Poi, in corso d’opera, ci accorgiamo di quanto sia interessante vedere come a volte la rottura di una diga non sia altro che una virtù della storia.

VALZER DEL LAVORATORE ATIPICO
La prospettiva occidentale ci induce spesso a leggere senza relativismi la storia. La prospettiva culturale da cui guardiamo il mondo ci permea rendendoci incapaci di operare discriminazioni individuali, soggettive. La storia del paese in cui si nasce sono gli occhi, la storia personale non sono altro che occhiali. A volte puliti, a volte sporchi. A volte con la gradazione sbagliata.

LA COLPA
Il mondo assomiglia sempre di più ad una sala d’aspetto. Si attende il proprio turno e intanto, con dei perfetti sconosciuti con i quali aspettiamo, ci improvvisiamo scienziati, politici, sociologi, psicologi. È il modo più comodo di ricercare i moventi e le cause di alcuni fenomeni che non riusciamo a ricondurre a noi stessi. Quando ci rendiamo conto che la nostra teoria è sbagliata … è arrivato il nostro turno. Troppo tardi!

PICCOLA STORIA
Amare la luna significa amare il cielo che la contiene, come amare un fiore vuol dire non saper prescindere dall’odore profondo della terra, secca o umida che sia. Amare un’entità è sposarne i contorni, il contesto, in un tutto imprescindibile.  Della rosa, amarne anche le spine.

LE VETRINE
L’amore colpisce, senza preavviso, senza ragione, senza principi di base. L’unica cosa che l’amore individua è la direzione. Quando il nostro cammino incontra la traiettoria è fatta: o meglio, è finita! E allora i sensi e  le percezioni cambiano, diventano cangianti, gli umori altalenano e si poggiano come una nebbia davanti agli occhi … fino a non farci riconoscere noi stessi, specchiati … nelle vetrine!

BOLOGNA A.D. 2012
Una cartolina dal capoluogo Emiliano, dopo dieci anni di vita passati a studiare, a lavorare, a ridere, a piangere, a crescere per ritornare bambino, disincantato ed ingenuo dinanzi ad alcune politiche che si credevano lontane anni luce dalla modernità, dall’arte, dallo sbandierato senso di comunità.

OLTRE
A volte due occhi non bastano per considerarsi vedenti. Le diottrie non misurano la sensibilità, non possono considerarsi termometro di qualcosa che è intangibile, immisurabile. Il caso fortuito del bambino che lancia la palla oltre il suo giardino e scopre un eden meraviglioso da sempre ignorato è l’emblema del non cercato, del non sperato ma che ci apre un mondo meraviglioso.

TANGO
La parola è una donna sfuggente. La si cerca disperatamente e proprio quando si ha la presunzione di averla trovata, si libra nell’aria nel suo mantello rosso e sparisce nei meandri più nascosti del nostro futuro. La vita intera non basta per trovarla, la vita intera diventa una missione fatta di silenzi ed echi lontani che lasciano presagire l’effimera illusione di una scoperta.

DE PROFUNDIS
La vita e la morte, due facce della stessa medaglia? Per me assolutamente no. Una rotaia lunga, a più stazioni, a più fermate, semmai. E prima dell’ultima fermata, tante piccole frazioni di questo paese infinito che è la vita. C’è chi vive da pendolare, c’è chi vive da turista. In ogni caso viaggiatori che, tra le cose in comune, ogni tanto hanno la necessità di andare in ritirata.

IL MIO COMPLEANNO
L’intreccio inestricabile di presente, passato e futuro. Forse ridersi addosso non è soltanto un amaro tentativo di auto commiserarsi ma un approccio alla vita che permette di rileggersi, di determinarsi e di scavare dei solchi su una terra che profuma di passato. E se il passato ci ha permesso di essere presente, forse  ci permetterà anche di diventare futuro? Forse no. Ma vale la pena provarci.

CREDITS
In ordine di apparizione

Massimo Donno: chitarra acustica, chitarra classica, ukulele, çifteli, voce
Maurizio Geri: chitarra solista
Giuseppe Spedicato: basso acustico
Ovidio Venturoso: batteria
Nilza Costa: voce
Gianluca Milanese: flauto traverso
Giuseppe Spedicato: basso acustico
Marcello Zappatore: chitarre acustica, chitarra elettrica, basso
Valerio Daniele: chitarra baritona
Guido Sodo: arpa celtica, voce
Francesco Del Prete: violino
Luca Barrotta: fisarmonica
Morris Pellizzari: chitarra solista
Emanuele Coluccia: sassofoni, tromba
Andrea Doremi: susafono
Emanuela Gabrieli: cori
Alessia Tondo: cori

un assaggio dagli house concert


Info e contatti:
3381200398
Facebook:


mercoledì 27 novembre 2013

Emily Hearn - Found a Heart (Official Music Video)

Stefano Donno affilia il suo blog “Stefano Donno – il pop non è un’esaltazione del nulla” a Macrolibrarsi



Macrolibrarsi” portale del Gruppo Macro editori (azienda leader nel settore editoriale) creato per l'acquisto di libri, dvd e cd, comprende puntualmente novità che riguardano ogni genere letterario, ricoprendo una vasta gamma di interessi per gli appassionati di ogni genere.
Per la varietà dell’offerta e per la ricchezza delle proposte editoriali presentate sul sito, Stefano Donno ha ritenuto opportuno condividere con i lettori del suo blog, questo brand innovativo e una grande opportunità. Per offrire al meglio e in modo rapido un contatto con questo grande portale on line di vendita di libri, si può tranquillamente acquistare i libri del portale Macrolibrarsi direttamente collegandosi al link http://www.stefanodonno.blogspot.it/

È un'opportunità che Stefano Donno vuole dare a quanti da anni hanno seguito on line l’attività del suo blog : ora tutto questo è possibile con “Macrolibrarsi” e il blog di Stefano Donno che puntualmente presenterà una selezione dei libri più venduti su Macrolibrarsi.

Info

martedì 26 novembre 2013

“RADICAL CHIC” - IL NUOVO VIDEOCLIP TRATTO DA “MUDDHRICHE” DI MINO DE SANTIS



Ecco on line il  videoclip del nuovo singolo “Radica Chic” di Mino De Santis, diretto dal regista Gianni De Blasi

E’ disponibile online (ecco il link - https://www.youtube.com/watch?v=bLqZL6QPm4A)
il videoclip di “Radical Chic” di Mino De Santis, tratto dal suo recente album “Muddhriche”, edito da Ululati, etichetta discografica di Lupo Editore. Diretto dal regista Gianni De Blasi, il videoclip è stato girato nella splendida cornice del ristorante della libreria “Liberrima” di Lecce "All'Ombra del Barocco. “Radical Chic” si caratterizza per un testo ironico e pungente, nel quale il cantautore salentino non esita a mettere alla berlina un certo intellettualismo sterile, che a volte caratterizza una certa sinistra. Emerge così una critica, senza mezzi termini, a quanti “uomini e donne liberi dal bisogno, con le spalle sempre coperte da papà”,  “gente distinta e raffinata/figli di una sinistra acculturata/che mangia, parla, beve, scrive e fa opinione ma aspetta il popolo per la rivoluzione” disquisendo per ore “sui mali della terra, sulla miseria, sulla povertà”, come della “Palestina, la vivisezione, e poi il buddismo la contro religione. L’islam, la pace, i clandestini”, ed immancabile “poi la buona cucina”. “Radical Chic” è un esempio, dunque, di come il songwriting di Mino De Santis, partendo dalle radici della cultura salentina, si sia aperto verso un immaginario poetico e critico orientato verso temi di rilevanza sociale e politica.

Il radical chic più che l'opposto del pezzente è l'opposto del "bonacciu". Quest'ultimo chiacchierando ingenuamente nel bar del paese, sorseggiando Dreher con la salopet ancora sporca di tintura da parete, riesce a decostruire realmente e un sistema attraverso la propria stessa sincerità. Il pensiero “dellu bonacciu” è vivo ed attivo e conserva onestà. Il radical chic invece è piuttosto colui il quale maschera e fa del buonismo e della rivolta un atteggiamento modaiolo in cui la sincerità non trova più spazio. La cosa più grave è che questa gente attraverso l'ignavia e l' inazione lascia campo libero all'avanzata di gran parte dei mali sociali che paradossalmente criticano bevendo vino nei locali alla moda.
Gianni De Blasi


Muddhriche, il disco

“Chi si nutrirà di queste muddhriche, che lascio qui? Non sono gli avanzi, non sono gli scarti della vita, queste note. Sono il dono di chi mi ha cresciuto, mi ha allevato, mi ha librato nell’aria. “T’aggiu crisciutu cu lu pane e senza pane, muddhrica muddrica. Ti ho tirato su con tutto lo zelo possibile”. Risuona ancora nelle mie orecchie. Perché queste sono le briciole, ma sono anche il mio nutrimento, sono ciò che mi ha insegnato ad accontentarmi e godere delle cose piccole e belle. Come gli uccelli, che vivono un’esistenza intera appagati dai manuzzuli, così ho imparato a far tesoro di quello che la storia mi ha voluto regalare. Ci hanno lasciato le briciole, dice qualcuno, ma noi, uomini del sud, tanimu lu coriu tostu e de le muddhriche nde facimu pane”. Mino De Santis

Ogni qual volta si ascolta Mino De Santis, si hanno ben chiare le sue radici, la sua storia, le origini musicali e i suoi ascolti al juke box. La voce e l'ironia amara di De Andrè, ma anche l'impegno di Stefano Rosso o la compostezza di Paolo Conte. Ma per non abbandonarsi a facili semplificazioni, bisogna fermarsi un attimo e rimettere play.
Mino De Santis è a tutti gli effetti un fuoriclasse, unico nel suo genere perché ama ancora raccontare e lo fa come potrebbe fare un fotografo con le sue istantanee, un pittore impressionista nel fermare tutto su una tela o il saggio del paese nel riferire vizi e virtù della sua gente. Con dovizia e ironia.
Anche in questo terzo album "Muddhriche" prodotto dall'etichetta Ululati (Lupo Editore) si raccolgono piccoli momenti di vita quotidiana, come fossero proprio molliche minute ed essenziali, messe insieme per farne pane e nutrimento. Ci sono le "macchiette", i personaggi del paese: "Lu prete" scaltro e smaliziato o la "La bizoca e la svergognata", apparentemente diverse ma "le stesse e l'hanno sempre saputo".
C'è la bellezza e la malinconia degli "Anni" passati tra casa, chiesa e sogni di libertà ma anche il sud amaro dei "Pezzenti"(feat. Nando Popu / Sud Sound System), quegli immigrati trattati come animali tra "patruni e capurali", senza diritti o assistenza, pagati venti euro alla giornata me definiti lo stesso invasori.
E tra mandolino e fisarmonica, si continua a raccontare di quei "Radical chic", quelli bravi a dare definizioni, che hanno così poco da dire ma tanto da parlare.
A poco a poco le "Muddhriche" compongono il quadro di un uomo che, come ben rappresentato dalla copertina del disco, dall'alto, osserva, riconosce, cerca di individuare quelle briciole, le piccole cose che continuano a dargli godimento. È un carnevale di personaggi e situazioni, dove si respira a pieni polmoni l'aria scanzonata di un bonaccio che ama quello che compone perché è il suo modo di continuare a credere al sogno di anarchia.

Tracklist
1.Anni - 2. Fiche cu le mendule - 3. Radical chic - 4. Sutta ‘na chianta te chiapperu - 5. Lu preute - 6. Porta verde - 7. La pizzoca e la sbergugnata - 8. Ieu fazzu gezz - 9. Certi culi - 10. Pezzenti (feat. Nandu Popu) 11.Arbulu te ulie (bonus track)

Mino De Santis, note biografiche
Mino De Santis - La poesia di Fabrizio De Andrè, il ritmo di Paolo Conte, l’ironia “eretica” di Giorgio Gaber, il racconto disincantato di Stefano Rosso, una passione per la big band alla Renzo Arbore. Tutto questo in un solo cantautore: Mino De Santis. Molti di voi si  stanno chiedendo certo chi sia mai costui. I programmi televisivi non lo ospitano e le radio commerciali nazionali non  trasmettono le sue canzoni eppure stiamo parlando di un artista di valore eccezionale. Quando si racconta la biografia di un artista spesso si comincia dicendo “da giovane fece il minatore”, come Tom Jones, oppure “ha lavorato in fabbrica”, per Mino De Santis bisogna usare ancora il presente indicativo e dire: quando non fa concerti fa l’imbianchino oppure il contadino, accettando un po’ tutti i lavori che ha sempre fatto per vivere. Mino non è un ragazzino, è un quarantenne che ha sempre scritto canzoni principalmente per se stesso, per i suoi amici, per quel irrefrenabile bisogno di “raccontare la vita” che ogni vero artista sente bruciare dentro. Solo 3 anni fa  fa ha prodotto il suo primo cd “scarcagnizzu”, venduto solo attraverso i suoi concerti, passato di mano in mano mentre le sue canzoni era possibile ascoltarle su you tube.  A distanza di un anno  nel 2012 esce l'album "Caminante"  accompagnato dal videoclip di 8 minuti ( quasi un corto) "Lu ccumpagnamentu" diretto dal Regista Gianni De Blasi. A luglio 2013 esce "Muddriche" ed è la seconda produzione della nuova etichetta "Ululati" di Lupo editore, anche in questo caso è stato prodotto un videoclip con la partecipazione di Alessandro Haber e Nandu Popu dei Sud Soun System per il singolo "pezzenti" .

Un florilegio critico

“Un artista da seguire…” (Vincenzo Mollica, DoReCiackGulp! RaiUno)

“E’ un carnevale di personaggi e situazioni, dove si respira a pieni polmoni l’aria scanzonata di un bonaccio che ama quello che compone perché è il suo modo di continuare a credere al sogno di anarchia” (Raffaella De Donato)

“Allo sguardo di De Santis nulla sfugge, non un gesto, non una parola” (Raffaele Gorgoni, Tg3)

“Mino De Santis si fa notare per la sua verve ironica, da Gaber saletino” (Tommaso Ricci, Tg2)

“Attraversarsi le note come spettatore disincantato tra parole abusate e “tipi” di ogni giorno. Cerchi una briciola che nutra e la trovi nelle parole-musica, nei treni in partenza, nei colori di un fiore antico, nella voce calda, in un amore” (Sandrina Schito)

"Il Salento trova nuove parole, quelle puntute, del graffio autoriale. Anarchiche quanto basta per tener desto l'animo e l'occhio allo sguardo: quello dritto, che mai s'inchina e fa riverenza. Mino De Santis è così, ama il ridere, il soffio e lo spiffero. (Mauro Marino)

Mino De Santis è un ascolto che il tempo e la pratica portano a metabolizzare. Non è la risata di turno ciò che arriva e resta. Ma un ondulato senso di profondità che scolpisce immagini nella memoria e libera l'ascolto dalla superficialità attorno (Erika Sorrenti e Francesco Aprile)

Mino ha scritto una pagina di canzone popolare vera, del popolo del Salento che si libera dalla pur splendida prigionia del tamburello, dell'organetto e del violino e approda ad un linguaggio nuovo, fatto di dialetto e di italiano colto al volo, masticato, rimasticato e sputato fuori in una nuova forma di colostro, vero alimento con il quale crescere i piccoli. Musica accattivante, di uno che sa suonare la chitarra, la lascia nei suoi accordi semplici, quasi ondeggianti come un materassino gonfiabile sulla bonaccia (Pino De Luca)

Autoironico e impietoso … lo definirei un "verista" per come descrive la realtà sociale e soprattutto quella di tanta umanità. Ha il suo modo singolare di vedere la realtà e di declinarla in versi. E' un sognatore ingenuo e intellettualmente onesto. Insofferente a qualsiasi regola, non scenderebbe mai a compromessi, ha l'anima libera e resta anarchico anche quando non sarebbe il caso. Ha una singolare genialità, un'autentica vena artistica che differisce da qualsiasi accomodante musicalità "popolare" oggi cosi volgarmente e insopportabilmente stereotipata (Giuseppe De Santis)

LUPO EDITORE
Via Monteroni Esterna, CP 93
73043 Copertino (Le)
Tel. 0832.949510
Fax 0832.937767
info@lupoeditore.it

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domenica 24 novembre 2013

Ceezlin & Wizard - King Is Coming (Official Music Video)

Il vino delle eccellenze - L’ECCELLENZE DEL TERRITORIO 2013 – 2014 il 26 novembre 2013 ore 19,30



Giunto al terzo anno di attività l’appuntamento istituzionale per l’assegnazione del riconoscimento L’ECCELLENZE DEL TERRITORIO dell’ass. Arcadia Lecce, che quest’anno ha ottenuto il Patrocinio della Provincia di Lecce, in collaborazione con Cantine Due Palme punto vendita Lecce di Maria Viterbo in via del Mare 5/a a Lecce, l’associazione lancia la nuova rassegna per il 2013 e per il 2014 Il Vino delle Eccellenze – L’Eccellenze del territorio 2013/2014. L’appuntamento che avrà cadenza quindicinale, ha tra i suoi obiettivi quello di far conoscere alla cittadinanza leccese e salentina, tutte quelle realtà imprenditoriali, associative, politiche, pubbliche e private che con il loro operato si sono contraddistinte nel sociale e nella promozione del territorio. Nell’appuntamento del 26 novembre alle ore 19,30 presso la Chiesetta Balsamo in via Pozzuolo a Lecce sede dell’Ass. Arcadia Lecce, si terrà l’incontro dove saranno premiati l’associazione Lecce in Movimento e l’A.G.U.V.S. di Lecce, e per le istituzioni l’assessore del Comune di Lecce Gaetano Messuti (Gaetano Messuti - Assessore Lavori Pubblici. Il settore di cui si occupa l’Avv. Gaetano Messuti riguarda la progettazione, costruzione e manutenzione del patrimonio pubblico comunale quale strade e piazze, aree verdi urbane, reti idriche fognanti e di illuminazione pubblica, luoghi di mercato, centri sociali e quanto altro attiene alle strutture della comunità cittadina)

Interverranno il Presidente dell’Ass. Arcadia Lecce Valentino Zanzarella, il Presidente dell’Associazione Lecce in Movimento Michel Romano, il Presidente Maurizio Bisanti dell’A.G.U.V.S. di Lecce, l’assessore del Comune di Lecce Gaetano Messuti. L’associazione Arcadia Lecce fa inoltre appello alla comunità leccese e salentina acchè comunichi proposte di “eccellenze” alla mail info@ordoequestristempli.it
  
Le motivazioni del riconoscimento 1L’A.G.U.V.S di Lecce  è da sempre attenta nei confronti di quanti non attuano quanto previsto dalla legge in merito alla sicurezza e la prevenzione stradale e che strumentalmente si oppongono alle esigenze richieste dalla collettività. Vigila costantemente affinché la Giustizia si allinei completamente per una giusta tutela delle vittime innocenti e delle famiglie che giornalmente lottano per vedersi garantiti i diritti fondamentali sanciti dalla Nostra Costituzione.
 
Le motivazioni del riconoscimento 2 – A.s.d.c. Lecce in Movimento nasce nel paese di Cavallino (LE) nel Settembre 2009, come un gruppo di soggetti attivi nella promozione della cultura dello sport e della danza. L’intento è quello attraverso l’organizzazione di appuntamenti formativi e informativi, anche in luoghi socialmente ed economicamente più svantaggiati, di portare il valore e il benessere dell’attività fisica e di promuovere e rivalorizzare il nostro territorio, cominciando proprio dai quartiere dei comuni.

Le motivazioni del riconoscimento 3L’Assessore Gaetano Messuti viene premiato per la sua vicinanza e disponibilità operativa sia sul piano umano che istituzionale alle tante associazioni giovanili che operano sul territorio, e per l’impegno nella tutela del verde pubblico nell’interesse del cittadino e della città.

Gaetano Messuti – (Gaetano Messuti - Assessore Lavori Pubblici, Verde Pubblico, Servizi Cimiteriali, Edilizia Scolastica, Edilizia Sportiva, Contratti di Quartiere, Fascia Costiera)

A.s.d.c. Lecce in Movimento - http://www.lecceinmovimento.it/index.html

Sede Sociale A.G.U.V.S.  Lecce via G. Parini 1/C – C/O Studio Legale Conte
tel. 349.84.73.709
e-mail: aguvs@libero.it - presidente@giustiziavittimestrada.org





venerdì 22 novembre 2013

Radiostorm - "Misery" Official Music Video

Ferzan Ozpetek con Rosso Istanbul (Mondadori) alla Feltrinelli point di Lecce




Sabato 23 novembre 2013 alle 18,00 alla Feltrinelli Point di Lecce in via Cavallotti 7/a  Ferzan Ozpetek incontrerà il pubblico per un firmacopie del suo ultimo libro  Rosso Istanbul (Mondadori)


Tutto comincia una sera, quando un regista turco che vive a Roma decide di prendere un aereo per Istanbul, dov'è nato e cresciuto. L'improvviso ritorno a casa accende a uno a uno i ricordi: della madre, donna bellissima e malinconica; del padre, misteriosamente scomparso e altrettanto misteriosamente ricomparso dieci anni dopo; della nonna, raffinata «principessa ottomana »; delle «zie», amiche della madre, assetate di vita e di passioni; della fedele domestica Diamante. Del primo aquilone, del primo film, dei primi baci rubati. Del profumo di tigli e delle estati languide, che non finiscono mai, sul Mar di Marmara. E, ovviamente, del primo amore, proibito, struggente e perduto. Ma Istanbul sa cogliere ancora una volta il protagonista di sorpresa. E lo trattiene, anche se lui vorrebbe ripartire. Perché se il passato, talvolta, ritorna, il presente ha spesso il dono di afferrarci: basta un incontro, una telefonata, un graffito su un muro. I passi del regista si incrociano con quelli di una donna. Sono partiti insieme da Roma, sullo stesso aereo, seduti vicini. Non si conoscono. Non ancora. Lei è in viaggio di lavoro e di piacere, in compagnia del marito e di una coppia di giovani colleghi. Ma a Istanbul accadrà qualcosa che cambierà per sempre la sua vita.
Tra caffè e hamam, amori irrisolti e tradimenti svelati, nostalgia e voluttà, i destini del regista e della donna inesorabilmente si sfiorano e, alla fine, convergono. Questo libro è una dichiarazione d'amore a una città, Istanbul. Rossa come i melograni, come i vecchi tram, come i carrettini dei venditori di simit, come certi tramonti sul Bosforo che mischiano lo scarlatto al blu, come lo smalto sulle unghie di una madre molto amata. Ed è, insieme, un libro sull'amore, nelle sue mille sfumature. L'amore che non conosce età, paese, tempo, ragione, differenze di sesso. Che sceglie e basta. Una storia romantica, imprevista e nostalgica che racconta di un regista, di una città e di un ritorno. E poi, come una scatola magica, di una storia nella storia. Proprio come in un film di Ferzan Ozpetek, se decidesse di raccontare la sua.


Ferzan Ozpetek, regista e sceneggiatore, è nato a Istanbul, ma dal 1976 vive a Roma. Nel 1997 esordisce con Il bagno turco (Hamam), cui seguono Harem Suaré, Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Cuore sacro, Saturno contro, Un giorno perfetto, Mine vaganti, Magnifica presenza. Ha inoltre diretto Aida (2011) e Traviata (2012). Ha vinto i più importanti premi e riconoscimenti cinematografici e nel 2008 il MoMa di New York gli ha dedicato una retrospettiva.

           
Info – Feltrinelli Point
7/A Viale Cavallotti Felice, Lecce, Le 73100
0832 331999

martedì 12 novembre 2013

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Boldy James - "Moochie" Official Music Video

giovedì 31 ottobre 2013

Tarja "500 Letters" Official Music Video from the new album "Colours In ...

http://www.youtube.com/v/2W3GK3wtqJU?version=3&autohide=1&autohide=1&feature=share&autoplay=1&showinfo=1&attribution_tag=lfelnIeAm40NvgyZzvR2Vw

martedì 29 ottobre 2013

RADICAL CHIC DI MINO DE SANTIS NELLA NUOVA COMPILATION REALIZZATA DA PUGLIA SOUNDS E XL DI REPUBBLICA



In uscita giovedì 31 ottobre in allegato a XL di Repubblica - Il brano “Radical Chic” di Mino De Santis, tratto dal suo recentissimo album “Muddhriche”, edito da Ululati, etichetta discografica di Lupo Editore, è stato selezionato per la nuova compilation realizzata da Puglia Sounds e XL di Repubblica, che sarà in edicola giovedì 31 ottobre in allegato gratuito al numero di novembre 2013 della rivista musicale. La compilation, distribuita in tutte le edicole italiane, contiene 17 brani selezionati da Luca Valtorta, direttore di XL, tratti da dischi di artisti pugliesi pubblicati negli ultimi 12 mesi. La scelta di “Radical Chic” non è casuale, infatti, il brano si caratterizza per un testo dai tratti ironici e pungenti, nel quale il cantautore salentino non esita a mettere alla berlina un certo intellettualismo sterile, che a volte caratterizza una certa sinistra. Emerge così una critica, senza mezzi termini, a quanti “uomini e donne liberi dal bisogno, con le spalle sempre coperte da papà”,  “gente distinta e raffinata/figli di una sinistra acculturata/che mangia, parla, beve, scrive e fa opinione ma aspetta il popolo per la rivoluzione” disquisendo per ore “sui mali della terra, sulla miseria, sulla povertà”, come della “Palestina, la vivisezione, e poi il buddismo la contro religione. L’islam, la pace, i clandestini”, ed immancabile “poi la buona cucina”. “Radical Chic” è un esempio, dunque, di come il songwriting di Mino De Santis, partendo dalle radici della cultura salentina, si sia aperto verso un immaginario poetico e critico orientato verso temi di rilevanza sociale e politica.

Muddhriche, il disco

“Chi si nutrirà di queste muddhriche, che lascio qui? Non sono gli avanzi, non sono gli scarti della vita, queste note. Sono il dono di chi mi ha cresciuto, mi ha allevato, mi ha librato nell’aria. “T’aggiu crisciutu cu lu pane e senza pane, muddhrica muddrica. Ti ho tirato su con tutto lo zelo possibile”. Risuona ancora nelle mie orecchie. Perché queste sono le briciole, ma sono anche il mio nutrimento, sono ciò che mi ha insegnato ad accontentarmi e godere delle cose piccole e belle. Come gli uccelli, che vivono un’esistenza intera appagati dai manuzzuli, così ho imparato a far tesoro di quello che la storia mi ha voluto regalare. Ci hanno lasciato le briciole, dice qualcuno, ma noi, uomini del sud, tanimu lu coriu tostu e de le muddhriche nde facimu pane”. Mino De Santis

Ogni qual volta si ascolta Mino De Santis, si hanno ben chiare le sue radici, la sua storia, le origini musicali e i suoi ascolti al juke box. La voce e l'ironia amara di De Andrè, ma anche l'impegno di Stefano Rosso o la compostezza di Paolo Conte. Ma per non abbandonarsi a facili semplificazioni, bisogna fermarsi un attimo e rimettere play.
Mino De Santis è a tutti gli effetti un fuoriclasse, unico nel suo genere perché ama ancora raccontare e lo fa come potrebbe fare un fotografo con le sue istantanee, un pittore impressionista nel fermare tutto su una tela o il saggio del paese nel riferire vizi e virtù della sua gente. Con dovizia e ironia.
Anche in questo terzo album "Muddhriche" prodotto dall'etichetta Ululati (Lupo Editore) si raccolgono piccoli momenti di vita quotidiana, come fossero proprio molliche minute ed essenziali, messe insieme per farne pane e nutrimento. Ci sono le "macchiette", i personaggi del paese: "Lu prete" scaltro e smaliziato o la "La bizoca e la svergognata", apparentemente diverse ma "le stesse e l'hanno sempre saputo".
C'è la bellezza e la malinconia degli "Anni" passati tra casa, chiesa e sogni di libertà ma anche il sud amaro dei "Pezzenti"(feat. Nando Popu / Sud Sound System), quegli immigrati trattati come animali tra "patruni e capurali", senza diritti o assistenza, pagati venti euro alla giornata me definiti lo stesso invasori.
E tra mandolino e fisarmonica, si continua a raccontare di quei "Radical chic", quelli bravi a dare definizioni, che hanno così poco da dire ma tanto da parlare.
A poco a poco le "Muddhriche" compongono il quadro di un uomo che, come ben rappresentato dalla copertina del disco, dall'alto, osserva, riconosce, cerca di individuare quelle briciole, le piccole cose che continuano a dargli godimento. È un carnevale di personaggi e situazioni, dove si respira a pieni polmoni l'aria scanzonata di un bonaccio che ama quello che compone perché è il suo modo di continuare a credere al sogno di anarchia.

Tracklist
1.Anni - 2. Fiche cu le mendule - 3. Radical chic - 4. Sutta ‘na chianta te chiapperu - 5. Lu preute - 6. Porta verde - 7. La pizzoca e la sbergugnata - 8. Ieu fazzu gezz - 9. Certi culi - 10. Pezzenti (feat. Nandu Popu) 11.Arbulu te ulie (bonus track)

Mino De Santis, note biografiche
Mino De Santis - La poesia di Fabrizio De Andrè, il ritmo di Paolo Conte, l’ironia “eretica” di Giorgio Gaber, il racconto disincantato di Stefano Rosso, una passione per la big band alla Renzo Arbore. Tutto questo in un solo cantautore: Mino De Santis. Molti di voi si  stanno chiedendo certo chi sia mai costui. I programmi televisivi non lo ospitano e le radio commerciali nazionali non  trasmettono le sue canzoni eppure stiamo parlando di un artista di valore eccezionale. Quando si racconta la biografia di un artista spesso si comincia dicendo “da giovane fece il minatore”, come Tom Jones, oppure “ha lavorato in fabbrica”, per Mino De Santis bisogna usare ancora il presente indicativo e dire: quando non fa concerti fa l’imbianchino oppure il contadino, accettando un po’ tutti i lavori che ha sempre fatto per vivere. Mino non è un ragazzino, è un quarantenne che ha sempre scritto canzoni principalmente per se stesso, per i suoi amici, per quel irrefrenabile bisogno di “raccontare la vita” che ogni vero artista sente bruciare dentro. Solo 3 anni fa  fa ha prodotto il suo primo cd “scarcagnizzu”, venduto solo attraverso i suoi concerti, passato di mano in mano mentre le sue canzoni era possibile ascoltarle su you tube.  A distanza di un anno  nel 2012 esce l'album "Caminante"  accompagnato dal videoclip di 8 minuti ( quasi un corto) "Lu ccumpagnamentu" diretto dal Regista Gianni De Blasi. A luglio 2013 esce "Muddriche" ed è la seconda produzione della nuova etichetta "Ululati" di Lupo editore, anche in questo caso è stato prodotto un videoclip con la partecipazione di Alessandro Haber e Nandu Popu dei Sud Soun System per il singolo "pezzenti" .

Un florilegio critico

“Un artista da seguire…” (Vincenzo Mollica, DoReCiackGulp! RaiUno)

“E’ un carnevale di personaggi e situazioni, dove si respira a pieni polmoni l’aria scanzonata di un bonaccio che ama quello che compone perché è il suo modo di continuare a credere al sogno di anarchia” (Raffaella De Donato)

“Allo sguardo di De Santis nulla sfugge, non un gesto, non una parola” (Raffaele Gorgoni, Tg3)

“Mino De Santis si fa notare per la sua verve ironica, da Gaber saletino” (Tommaso Ricci, Tg2)

“Attraversarsi le note come spettatore disincantato tra parole abusate e “tipi” di ogni giorno. Cerchi una briciola che nutra e la trovi nelle parole-musica, nei treni in partenza, nei colori di un fiore antico, nella voce calda, in un amore” (Sandrina Schito)

"Il Salento trova nuove parole, quelle puntute, del graffio autoriale. Anarchiche quanto basta per tener desto l'animo e l'occhio allo sguardo: quello dritto, che mai s'inchina e fa riverenza. Mino De Santis è così, ama il ridere, il soffio e lo spiffero. (Mauro Marino)

Mino De Santis è un ascolto che il tempo e la pratica portano a metabolizzare. Non è la risata di turno ciò che arriva e resta. Ma un ondulato senso di profondità che scolpisce immagini nella memoria e libera l'ascolto dalla superficialità attorno (Erika Sorrenti e Francesco Aprile)

Mino ha scritto una pagina di canzone popolare vera, del popolo del Salento che si libera dalla pur splendida prigionia del tamburello, dell'organetto e del violino e approda ad un linguaggio nuovo, fatto di dialetto e di italiano colto al volo, masticato, rimasticato e sputato fuori in una nuova forma di colostro, vero alimento con il quale crescere i piccoli. Musica accattivante, di uno che sa suonare la chitarra, la lascia nei suoi accordi semplici, quasi ondeggianti come un materassino gonfiabile sulla bonaccia (Pino De Luca)

Autoironico e impietoso … lo definirei un "verista" per come descrive la realtà sociale e soprattutto quella di tanta umanità. Ha il suo modo singolare di vedere la realtà e di declinarla in versi. E' un sognatore ingenuo e intellettualmente onesto. Insofferente a qualsiasi regola, non scenderebbe mai a compromessi, ha l'anima libera e resta anarchico anche quando non sarebbe il caso. Ha una singolare genialità, un'autentica vena artistica che differisce da qualsiasi accomodante musicalità "popolare" oggi cosi volgarmente e insopportabilmente stereotipata (Giuseppe De Santis)

LUPO EDITORE
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domenica 27 ottobre 2013

DRAFTPICKZ PRESENTS Cristion Dior "MONEY & POWER (Official Music Video)

Opportunità di lavoro



Opportunità di lavoro - Multinazionale americana cerca personale da formare e inserire nel proprio organico come distributore dei suoi prodotti. Offresi provviggioni e ottime possibilità di carriera. E' richiesta esperienza professionale maturata nel settore medico-sanitario e del benessere. Contattare solo se interessati

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domenica 20 ottobre 2013

TARA TIMI (SAMAGRA BAND) Official Music Video

Massimo Sicoli al Road Show 2013 di Sharp



La  storia di Copy Center (oggi Sicoli srl) comincia nel 1980 quando Francesco Sicoli, dopo un’attenta indagine di mercato sui “Centri Copie” di Lecce e Provincia, sente che è giunto il momento di creare una struttura in grado di soddisfare la sempre più crescente domanda di servizi di copiatura di grande formato, utilizzata da professionisti, ingegneri, architetti, geometri ed imprese di costruzione. Nel 1984 Francesco Sicoli sceglie la sua famiglia per dare vita ad un grande e promettente progetto ed è così che coinvolge nella nascente impresa i figli Giuseppe, Massimo e Maria Rosaria.  L’intuizione di Francesco Sicoli risulta in pochissimo tempo una scelta vincente, tanto che vengono ampliati i servizi di copiatura e aggiunti servizi come quelli di vendita e assistenza tecnica. Nel 1996, con l’avvento del digitale, l’azienda investe in tecnologia e risorse umane, rinnovando il parco macchine e ampliando il proprio organico con personale qualificato.

Nel mese di ottobre 2013 la grande multinazionale giapponese Sharp ha  organizzato un RoadShow per presentare in ogni regione italiana una novità assoluta che permetterà di rivoluzionare il concetto stesso di stampa a colori. E già perché proprio in questo tour  verranno presentati  lo sviluppo della gamma dei prodotti Sharp nei prossimi 3 anni, ma soprattutto i sistemi di stampa professionali a colori MX-6500N e MX-7500N. Poche ma fondamentali le linee guida di questo RoadShow indetto da Sharp: la valorizzazione dei più pregiati  prodotti enologici italiani, e la presenza dei migliori professionisti del settore della stampa scelti per ogni appuntamento tra i più qualificati.  E nella tappa del 21 ottobre  2013 a Irpinia Feudi di San Gregorio Località Cerza Grossa - Sorbo Serpico (AV), una grande ditta salentina come Sicoli srl di Lecce, sarà presente con Massimo Sicoli, per offrire la sua esperienza e la sua professionalità come valore aggiunto all’appuntamento sopraccitato.


GLI INNOVATIVI MODELLI DI SHARP MX-6500N e MX-7500N - Un nuovo ingresso nel mercato delle soluzioni digitali a colore light production: si tratta di Sharp, un marchio di riferimento nell’ambito stampanti che diventa un player a tutto campo nella fascia di alta produzione, grazie ai due nuovi modelli. I nuovi sistemi sono caratterizzati da plus unici ed un’elevata competitività nei costi di gestione, oltre alla possibilità di essere completamente modulari e configurabili in base alle esigenze degli utilizzatori.
Con l’ampliamento della propria gamma, Sharp è in grado di offrire al mercato della stampa di produzione due innovative soluzioni altamente performanti e con una versatilità estremamente elevata. I due modelli, denominati MX-6500N e MX-7500N, garantiscono una qualità di immagine elevata ad una produttività rispettivamente di 65 ppm e 75 ppm nel formato A4 e 38 ppm e 42 ppm per l’A3. Il sistema è ideale per la produzione di opuscoli, depliant, pieghevoli, booklet e altre tipologie di prodotti commerciale e documentali.

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PLUS ESCLUSIVI - Grazie alla possibilità di stampa edge-to-edge su lavori professionali, le nuove configurazioni garantiscono la stampa al vivo senza margini di un opuscolo in A3, una caratteristica unica in questa fascia di soluzioni.
Il sistema è dotato inoltre di un esclusivo dispositivo automatico di tripla alimentazione della carta ad aspirazione, che assicura la massima affidabilità per la gestione di un’ampia varietà di supporti, fino ad uno spessore di 300 g/mq e una capacità di 13.500 fogli.
Il potente server Fiery Color Print MX-PE10 con Command WorkStation è disponibile per lavori complessi e critici dal punto di vista del colore ed è completamente integrato con il display touch-screen di Sharp. Questa integrazione consente agli operatori di gestire e preparare con facilità i lavori ed elimina virtualmente la necessità di più workstation per la gestione di ogni commessa. Il pannello operativo integra un tastierino touch-screen con un dispositivo puntatore touchpad per un funzionamento simile a quello dei PC. Il display stesso ha l’aspetto di un ampio tablet con funzioni di azionamento flick, tap e swipe.Grazie al funzionamento a touch-screen, gli utenti possono trascinare e rilasciare lavori di stampa, selezionare le specifiche di stampa ed eseguire altre operazioni. Tutto questo offre un controllo più preciso sugli strumenti del flusso di lavoro.

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INTEGRAZIONE E AFFIDABILITÀ - I sistemi MX-6500N e MX7500N sono equipaggiati con la tecnologia Sharp OSA®, che si integra perfettamente nelle applicazioni di rete e servizi cloud ed è in grado di rispondere a qualsiasi esigenza aziendale. Inoltre, la tecnologia Scan2 consente la scansione di documenti fronte-retro in un unico passaggio e in modalità duplex single pass può scansire fino a 150 pagine al minuto. Grazie alla propria suite per la sicurezza dei dati nell’ambito MFP, Sharp è in grado di garantire la più affidabile protezione dei documenti da parte di utenti non autorizzati.

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QUALITÀ GARANTITA - La qualità è garantita dal dispositivo di controllo colore Sharp di nuova generazione, in grado di autocalibrarsi e mantenere costante la tonalità del colore e la densità del toner pagina dopo pagina. Inoltre, un software esclusivo permette una messa a registro precisa con possibilità di correzione in produzione. La risoluzione di 1200×1200 dpi reali con processore 8-bit garantisce immagini nitide anche nei più fini dettagli, come testi e grafici.

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UN DESIGN MODULARE - La struttura flessibile e completamente modulare consente un’ampia varietà di configurazioni: dal sistema di base per copia e stampa ad alta velocità alla linea professionale più evoluta, in grado di realizzare booklet e finirli completamente in linea. Il modello MX-7500 Pro rappresenta una soluzione trasversale, che si adatta alle più svariate tipologie di service di stampa: da quelli più professionali ai centri stampa interni (CRD), dai fornitori di prestampa alle tipografie vere e proprie, che lo scelgono come alternativa all’offset sulle basse tirature. La macchina è completamente configurabile in base alla esigenze dell’operatore: in questo senso il sistema coniuga le migliori soluzioni disponibili sul mercato. In particolare, per la parte finitura, Sharp ha messo a disposizione l’unità di cucitura MX-FN22 e il rifilatore MX-TM10, che consentono la realizzazione di booklet fino a 80 pagine. Per una maggiore produttività, è disponibile invece il sistema Plockmatic Booklet Maker, che produce opuscoli fino a 120 pagine cucite a sella o con piega a squadra. Altra opzione è il sistema di punzonatura professionale GBC SmartPunch Pro, che permettono di realizzare fini a 7 stili di punzonatura comunemente più utilizzati.

Info

SICOLI srl

Via Arditi 4/6 - 73100 Lecce

Tel 0832.332533 - 0832.333663 - 0832.333662

Fax 0832.241640

mercoledì 16 ottobre 2013

Nataly Dawn - Leslie (Official Music Video)

Mannaggia Santa Pupa di Danilo Siciliano (Lupo editore)



Nella “metropoli delle angurie”, paesone di provincia situato alla fine del mondo, dove il caldo umido e appiccicaticcio dello scirocco tutto avvolge e sconvolge, nasce e cresce un ragazzino timido che fa sogni abbastanza banali. Quello di fare il calciatore.
Uno alla Van Basten, il suo mito. Oppure di diventare una rockstar, pelle abbronzatissima, chitarra al collo e stuolo di fan al seguito. Invece la vita gli ha riservato un futuro diverso. Colpa del padre, Silvano il barbiere, che non gli ha mai insegnato a suonare la chitarra. Colpa della madre Rosaria, la Lumacher con la 126 beige, che lo ha sviato dalla carriera calcistica. O forse solo colpa del destino. Il protagonista si abbandona ai ricordi, lasciandosi guidare dal flusso dei pensieri, raccontando un’infanzia in un mondo che appartiene soprattutto agli anni Ottanta. Le giornate all’asilo con Suor Realina, le estati a Mondonuovo, in campagna dai nonni, la salsa fatta in casa, il rosario e gli scherzi ferragostani, Mescia Nena, la nonna paterna, donna tutta d’un pezzo, che sembrava essere immortale. E ancora i pomeriggi scanditi dall’attesa del gelataio Nino e le domeniche dalle partite della squadra di calcio del suo paese. Paese di una terra magnifica e insopportabile, dove pullulano i cervelli di cemento armato e dove i vecchi materassi si buttano sui cigli delle strade di campagna. Una terra che è un caffè sospeso. Ricordi, stati d’animo, riflessioni, rimpianti, per giungere ogni volta alla stessa conclusione: “Mannaggia Santa Pupa!”