mercoledì 27 novembre 2013

Emily Hearn - Found a Heart (Official Music Video)

Stefano Donno affilia il suo blog “Stefano Donno – il pop non è un’esaltazione del nulla” a Macrolibrarsi



Macrolibrarsi” portale del Gruppo Macro editori (azienda leader nel settore editoriale) creato per l'acquisto di libri, dvd e cd, comprende puntualmente novità che riguardano ogni genere letterario, ricoprendo una vasta gamma di interessi per gli appassionati di ogni genere.
Per la varietà dell’offerta e per la ricchezza delle proposte editoriali presentate sul sito, Stefano Donno ha ritenuto opportuno condividere con i lettori del suo blog, questo brand innovativo e una grande opportunità. Per offrire al meglio e in modo rapido un contatto con questo grande portale on line di vendita di libri, si può tranquillamente acquistare i libri del portale Macrolibrarsi direttamente collegandosi al link http://www.stefanodonno.blogspot.it/

È un'opportunità che Stefano Donno vuole dare a quanti da anni hanno seguito on line l’attività del suo blog : ora tutto questo è possibile con “Macrolibrarsi” e il blog di Stefano Donno che puntualmente presenterà una selezione dei libri più venduti su Macrolibrarsi.

Info

martedì 26 novembre 2013

“RADICAL CHIC” - IL NUOVO VIDEOCLIP TRATTO DA “MUDDHRICHE” DI MINO DE SANTIS



Ecco on line il  videoclip del nuovo singolo “Radica Chic” di Mino De Santis, diretto dal regista Gianni De Blasi

E’ disponibile online (ecco il link - https://www.youtube.com/watch?v=bLqZL6QPm4A)
il videoclip di “Radical Chic” di Mino De Santis, tratto dal suo recente album “Muddhriche”, edito da Ululati, etichetta discografica di Lupo Editore. Diretto dal regista Gianni De Blasi, il videoclip è stato girato nella splendida cornice del ristorante della libreria “Liberrima” di Lecce "All'Ombra del Barocco. “Radical Chic” si caratterizza per un testo ironico e pungente, nel quale il cantautore salentino non esita a mettere alla berlina un certo intellettualismo sterile, che a volte caratterizza una certa sinistra. Emerge così una critica, senza mezzi termini, a quanti “uomini e donne liberi dal bisogno, con le spalle sempre coperte da papà”,  “gente distinta e raffinata/figli di una sinistra acculturata/che mangia, parla, beve, scrive e fa opinione ma aspetta il popolo per la rivoluzione” disquisendo per ore “sui mali della terra, sulla miseria, sulla povertà”, come della “Palestina, la vivisezione, e poi il buddismo la contro religione. L’islam, la pace, i clandestini”, ed immancabile “poi la buona cucina”. “Radical Chic” è un esempio, dunque, di come il songwriting di Mino De Santis, partendo dalle radici della cultura salentina, si sia aperto verso un immaginario poetico e critico orientato verso temi di rilevanza sociale e politica.

Il radical chic più che l'opposto del pezzente è l'opposto del "bonacciu". Quest'ultimo chiacchierando ingenuamente nel bar del paese, sorseggiando Dreher con la salopet ancora sporca di tintura da parete, riesce a decostruire realmente e un sistema attraverso la propria stessa sincerità. Il pensiero “dellu bonacciu” è vivo ed attivo e conserva onestà. Il radical chic invece è piuttosto colui il quale maschera e fa del buonismo e della rivolta un atteggiamento modaiolo in cui la sincerità non trova più spazio. La cosa più grave è che questa gente attraverso l'ignavia e l' inazione lascia campo libero all'avanzata di gran parte dei mali sociali che paradossalmente criticano bevendo vino nei locali alla moda.
Gianni De Blasi


Muddhriche, il disco

“Chi si nutrirà di queste muddhriche, che lascio qui? Non sono gli avanzi, non sono gli scarti della vita, queste note. Sono il dono di chi mi ha cresciuto, mi ha allevato, mi ha librato nell’aria. “T’aggiu crisciutu cu lu pane e senza pane, muddhrica muddrica. Ti ho tirato su con tutto lo zelo possibile”. Risuona ancora nelle mie orecchie. Perché queste sono le briciole, ma sono anche il mio nutrimento, sono ciò che mi ha insegnato ad accontentarmi e godere delle cose piccole e belle. Come gli uccelli, che vivono un’esistenza intera appagati dai manuzzuli, così ho imparato a far tesoro di quello che la storia mi ha voluto regalare. Ci hanno lasciato le briciole, dice qualcuno, ma noi, uomini del sud, tanimu lu coriu tostu e de le muddhriche nde facimu pane”. Mino De Santis

Ogni qual volta si ascolta Mino De Santis, si hanno ben chiare le sue radici, la sua storia, le origini musicali e i suoi ascolti al juke box. La voce e l'ironia amara di De Andrè, ma anche l'impegno di Stefano Rosso o la compostezza di Paolo Conte. Ma per non abbandonarsi a facili semplificazioni, bisogna fermarsi un attimo e rimettere play.
Mino De Santis è a tutti gli effetti un fuoriclasse, unico nel suo genere perché ama ancora raccontare e lo fa come potrebbe fare un fotografo con le sue istantanee, un pittore impressionista nel fermare tutto su una tela o il saggio del paese nel riferire vizi e virtù della sua gente. Con dovizia e ironia.
Anche in questo terzo album "Muddhriche" prodotto dall'etichetta Ululati (Lupo Editore) si raccolgono piccoli momenti di vita quotidiana, come fossero proprio molliche minute ed essenziali, messe insieme per farne pane e nutrimento. Ci sono le "macchiette", i personaggi del paese: "Lu prete" scaltro e smaliziato o la "La bizoca e la svergognata", apparentemente diverse ma "le stesse e l'hanno sempre saputo".
C'è la bellezza e la malinconia degli "Anni" passati tra casa, chiesa e sogni di libertà ma anche il sud amaro dei "Pezzenti"(feat. Nando Popu / Sud Sound System), quegli immigrati trattati come animali tra "patruni e capurali", senza diritti o assistenza, pagati venti euro alla giornata me definiti lo stesso invasori.
E tra mandolino e fisarmonica, si continua a raccontare di quei "Radical chic", quelli bravi a dare definizioni, che hanno così poco da dire ma tanto da parlare.
A poco a poco le "Muddhriche" compongono il quadro di un uomo che, come ben rappresentato dalla copertina del disco, dall'alto, osserva, riconosce, cerca di individuare quelle briciole, le piccole cose che continuano a dargli godimento. È un carnevale di personaggi e situazioni, dove si respira a pieni polmoni l'aria scanzonata di un bonaccio che ama quello che compone perché è il suo modo di continuare a credere al sogno di anarchia.

Tracklist
1.Anni - 2. Fiche cu le mendule - 3. Radical chic - 4. Sutta ‘na chianta te chiapperu - 5. Lu preute - 6. Porta verde - 7. La pizzoca e la sbergugnata - 8. Ieu fazzu gezz - 9. Certi culi - 10. Pezzenti (feat. Nandu Popu) 11.Arbulu te ulie (bonus track)

Mino De Santis, note biografiche
Mino De Santis - La poesia di Fabrizio De Andrè, il ritmo di Paolo Conte, l’ironia “eretica” di Giorgio Gaber, il racconto disincantato di Stefano Rosso, una passione per la big band alla Renzo Arbore. Tutto questo in un solo cantautore: Mino De Santis. Molti di voi si  stanno chiedendo certo chi sia mai costui. I programmi televisivi non lo ospitano e le radio commerciali nazionali non  trasmettono le sue canzoni eppure stiamo parlando di un artista di valore eccezionale. Quando si racconta la biografia di un artista spesso si comincia dicendo “da giovane fece il minatore”, come Tom Jones, oppure “ha lavorato in fabbrica”, per Mino De Santis bisogna usare ancora il presente indicativo e dire: quando non fa concerti fa l’imbianchino oppure il contadino, accettando un po’ tutti i lavori che ha sempre fatto per vivere. Mino non è un ragazzino, è un quarantenne che ha sempre scritto canzoni principalmente per se stesso, per i suoi amici, per quel irrefrenabile bisogno di “raccontare la vita” che ogni vero artista sente bruciare dentro. Solo 3 anni fa  fa ha prodotto il suo primo cd “scarcagnizzu”, venduto solo attraverso i suoi concerti, passato di mano in mano mentre le sue canzoni era possibile ascoltarle su you tube.  A distanza di un anno  nel 2012 esce l'album "Caminante"  accompagnato dal videoclip di 8 minuti ( quasi un corto) "Lu ccumpagnamentu" diretto dal Regista Gianni De Blasi. A luglio 2013 esce "Muddriche" ed è la seconda produzione della nuova etichetta "Ululati" di Lupo editore, anche in questo caso è stato prodotto un videoclip con la partecipazione di Alessandro Haber e Nandu Popu dei Sud Soun System per il singolo "pezzenti" .

Un florilegio critico

“Un artista da seguire…” (Vincenzo Mollica, DoReCiackGulp! RaiUno)

“E’ un carnevale di personaggi e situazioni, dove si respira a pieni polmoni l’aria scanzonata di un bonaccio che ama quello che compone perché è il suo modo di continuare a credere al sogno di anarchia” (Raffaella De Donato)

“Allo sguardo di De Santis nulla sfugge, non un gesto, non una parola” (Raffaele Gorgoni, Tg3)

“Mino De Santis si fa notare per la sua verve ironica, da Gaber saletino” (Tommaso Ricci, Tg2)

“Attraversarsi le note come spettatore disincantato tra parole abusate e “tipi” di ogni giorno. Cerchi una briciola che nutra e la trovi nelle parole-musica, nei treni in partenza, nei colori di un fiore antico, nella voce calda, in un amore” (Sandrina Schito)

"Il Salento trova nuove parole, quelle puntute, del graffio autoriale. Anarchiche quanto basta per tener desto l'animo e l'occhio allo sguardo: quello dritto, che mai s'inchina e fa riverenza. Mino De Santis è così, ama il ridere, il soffio e lo spiffero. (Mauro Marino)

Mino De Santis è un ascolto che il tempo e la pratica portano a metabolizzare. Non è la risata di turno ciò che arriva e resta. Ma un ondulato senso di profondità che scolpisce immagini nella memoria e libera l'ascolto dalla superficialità attorno (Erika Sorrenti e Francesco Aprile)

Mino ha scritto una pagina di canzone popolare vera, del popolo del Salento che si libera dalla pur splendida prigionia del tamburello, dell'organetto e del violino e approda ad un linguaggio nuovo, fatto di dialetto e di italiano colto al volo, masticato, rimasticato e sputato fuori in una nuova forma di colostro, vero alimento con il quale crescere i piccoli. Musica accattivante, di uno che sa suonare la chitarra, la lascia nei suoi accordi semplici, quasi ondeggianti come un materassino gonfiabile sulla bonaccia (Pino De Luca)

Autoironico e impietoso … lo definirei un "verista" per come descrive la realtà sociale e soprattutto quella di tanta umanità. Ha il suo modo singolare di vedere la realtà e di declinarla in versi. E' un sognatore ingenuo e intellettualmente onesto. Insofferente a qualsiasi regola, non scenderebbe mai a compromessi, ha l'anima libera e resta anarchico anche quando non sarebbe il caso. Ha una singolare genialità, un'autentica vena artistica che differisce da qualsiasi accomodante musicalità "popolare" oggi cosi volgarmente e insopportabilmente stereotipata (Giuseppe De Santis)

LUPO EDITORE
Via Monteroni Esterna, CP 93
73043 Copertino (Le)
Tel. 0832.949510
Fax 0832.937767
info@lupoeditore.it

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domenica 24 novembre 2013

Ceezlin & Wizard - King Is Coming (Official Music Video)

Il vino delle eccellenze - L’ECCELLENZE DEL TERRITORIO 2013 – 2014 il 26 novembre 2013 ore 19,30



Giunto al terzo anno di attività l’appuntamento istituzionale per l’assegnazione del riconoscimento L’ECCELLENZE DEL TERRITORIO dell’ass. Arcadia Lecce, che quest’anno ha ottenuto il Patrocinio della Provincia di Lecce, in collaborazione con Cantine Due Palme punto vendita Lecce di Maria Viterbo in via del Mare 5/a a Lecce, l’associazione lancia la nuova rassegna per il 2013 e per il 2014 Il Vino delle Eccellenze – L’Eccellenze del territorio 2013/2014. L’appuntamento che avrà cadenza quindicinale, ha tra i suoi obiettivi quello di far conoscere alla cittadinanza leccese e salentina, tutte quelle realtà imprenditoriali, associative, politiche, pubbliche e private che con il loro operato si sono contraddistinte nel sociale e nella promozione del territorio. Nell’appuntamento del 26 novembre alle ore 19,30 presso la Chiesetta Balsamo in via Pozzuolo a Lecce sede dell’Ass. Arcadia Lecce, si terrà l’incontro dove saranno premiati l’associazione Lecce in Movimento e l’A.G.U.V.S. di Lecce, e per le istituzioni l’assessore del Comune di Lecce Gaetano Messuti (Gaetano Messuti - Assessore Lavori Pubblici. Il settore di cui si occupa l’Avv. Gaetano Messuti riguarda la progettazione, costruzione e manutenzione del patrimonio pubblico comunale quale strade e piazze, aree verdi urbane, reti idriche fognanti e di illuminazione pubblica, luoghi di mercato, centri sociali e quanto altro attiene alle strutture della comunità cittadina)

Interverranno il Presidente dell’Ass. Arcadia Lecce Valentino Zanzarella, il Presidente dell’Associazione Lecce in Movimento Michel Romano, il Presidente Maurizio Bisanti dell’A.G.U.V.S. di Lecce, l’assessore del Comune di Lecce Gaetano Messuti. L’associazione Arcadia Lecce fa inoltre appello alla comunità leccese e salentina acchè comunichi proposte di “eccellenze” alla mail info@ordoequestristempli.it
  
Le motivazioni del riconoscimento 1L’A.G.U.V.S di Lecce  è da sempre attenta nei confronti di quanti non attuano quanto previsto dalla legge in merito alla sicurezza e la prevenzione stradale e che strumentalmente si oppongono alle esigenze richieste dalla collettività. Vigila costantemente affinché la Giustizia si allinei completamente per una giusta tutela delle vittime innocenti e delle famiglie che giornalmente lottano per vedersi garantiti i diritti fondamentali sanciti dalla Nostra Costituzione.
 
Le motivazioni del riconoscimento 2 – A.s.d.c. Lecce in Movimento nasce nel paese di Cavallino (LE) nel Settembre 2009, come un gruppo di soggetti attivi nella promozione della cultura dello sport e della danza. L’intento è quello attraverso l’organizzazione di appuntamenti formativi e informativi, anche in luoghi socialmente ed economicamente più svantaggiati, di portare il valore e il benessere dell’attività fisica e di promuovere e rivalorizzare il nostro territorio, cominciando proprio dai quartiere dei comuni.

Le motivazioni del riconoscimento 3L’Assessore Gaetano Messuti viene premiato per la sua vicinanza e disponibilità operativa sia sul piano umano che istituzionale alle tante associazioni giovanili che operano sul territorio, e per l’impegno nella tutela del verde pubblico nell’interesse del cittadino e della città.

Gaetano Messuti – (Gaetano Messuti - Assessore Lavori Pubblici, Verde Pubblico, Servizi Cimiteriali, Edilizia Scolastica, Edilizia Sportiva, Contratti di Quartiere, Fascia Costiera)

A.s.d.c. Lecce in Movimento - http://www.lecceinmovimento.it/index.html

Sede Sociale A.G.U.V.S.  Lecce via G. Parini 1/C – C/O Studio Legale Conte
tel. 349.84.73.709
e-mail: aguvs@libero.it - presidente@giustiziavittimestrada.org





venerdì 22 novembre 2013

Radiostorm - "Misery" Official Music Video

Ferzan Ozpetek con Rosso Istanbul (Mondadori) alla Feltrinelli point di Lecce




Sabato 23 novembre 2013 alle 18,00 alla Feltrinelli Point di Lecce in via Cavallotti 7/a  Ferzan Ozpetek incontrerà il pubblico per un firmacopie del suo ultimo libro  Rosso Istanbul (Mondadori)


Tutto comincia una sera, quando un regista turco che vive a Roma decide di prendere un aereo per Istanbul, dov'è nato e cresciuto. L'improvviso ritorno a casa accende a uno a uno i ricordi: della madre, donna bellissima e malinconica; del padre, misteriosamente scomparso e altrettanto misteriosamente ricomparso dieci anni dopo; della nonna, raffinata «principessa ottomana »; delle «zie», amiche della madre, assetate di vita e di passioni; della fedele domestica Diamante. Del primo aquilone, del primo film, dei primi baci rubati. Del profumo di tigli e delle estati languide, che non finiscono mai, sul Mar di Marmara. E, ovviamente, del primo amore, proibito, struggente e perduto. Ma Istanbul sa cogliere ancora una volta il protagonista di sorpresa. E lo trattiene, anche se lui vorrebbe ripartire. Perché se il passato, talvolta, ritorna, il presente ha spesso il dono di afferrarci: basta un incontro, una telefonata, un graffito su un muro. I passi del regista si incrociano con quelli di una donna. Sono partiti insieme da Roma, sullo stesso aereo, seduti vicini. Non si conoscono. Non ancora. Lei è in viaggio di lavoro e di piacere, in compagnia del marito e di una coppia di giovani colleghi. Ma a Istanbul accadrà qualcosa che cambierà per sempre la sua vita.
Tra caffè e hamam, amori irrisolti e tradimenti svelati, nostalgia e voluttà, i destini del regista e della donna inesorabilmente si sfiorano e, alla fine, convergono. Questo libro è una dichiarazione d'amore a una città, Istanbul. Rossa come i melograni, come i vecchi tram, come i carrettini dei venditori di simit, come certi tramonti sul Bosforo che mischiano lo scarlatto al blu, come lo smalto sulle unghie di una madre molto amata. Ed è, insieme, un libro sull'amore, nelle sue mille sfumature. L'amore che non conosce età, paese, tempo, ragione, differenze di sesso. Che sceglie e basta. Una storia romantica, imprevista e nostalgica che racconta di un regista, di una città e di un ritorno. E poi, come una scatola magica, di una storia nella storia. Proprio come in un film di Ferzan Ozpetek, se decidesse di raccontare la sua.


Ferzan Ozpetek, regista e sceneggiatore, è nato a Istanbul, ma dal 1976 vive a Roma. Nel 1997 esordisce con Il bagno turco (Hamam), cui seguono Harem Suaré, Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Cuore sacro, Saturno contro, Un giorno perfetto, Mine vaganti, Magnifica presenza. Ha inoltre diretto Aida (2011) e Traviata (2012). Ha vinto i più importanti premi e riconoscimenti cinematografici e nel 2008 il MoMa di New York gli ha dedicato una retrospettiva.

           
Info – Feltrinelli Point
7/A Viale Cavallotti Felice, Lecce, Le 73100
0832 331999

martedì 12 novembre 2013

Entra nel mio staff Kyani! La strada del successo è a portata di mano …



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danielamartire.kyani@gmail.com

Boldy James - "Moochie" Official Music Video