venerdì 31 maggio 2013
"BEDDHRU LECCE STYLE" video ufficiale. feat. Paolo Perrone-Chevanton-par...
Cortometraggio scritto e diretto da Giampaolo Morelli Catalano per Fularino Production (Party Rock Salento), produttore Alessio Silvello, aiuto regia Stefano Pepe (ExpressionMovie), dirett. fotografia Giuseppe Moretti, montaggio The Studio Wave, collaborazione testi: Alessio Silvello, Giovanni De Stefano, con la partecipazione straordinaria di Paolo Perrone, Ernesto Javier Chevanton.
Ringraziamenti speciali: Quarta Caffè Spa, Amministrazione comunale di Lecce, Cin Cin Bar Lecce.
e Con: Francesca Colombo, Lucia Lorè, Natale Stefani, Sara Morello, Francesco Arditi di Castelvetere, Ciccio Bleizone e i "Salento Dragons", Frank Fava, Pasquale Zonno Cacudi Show, Serena D'amato, Eros Rollo ed Helios Team, Alby Hysa, Alessio Ogan Ascanio, Marco Perrucci, Francesco Garganese, Paolone e i suoi ragazzi, Sette di Sette bar Lecce, SalentoWebTv staff, Officine Cantelmo Staff, Rudy Spagnolo, Giulia Paladini, Serenella Martina, Antonella Rago, Francesca Rucco, Stefania Pulli, Giuseppe Conoci, Isabella Romano, Luigi Crilli Lezzi, Rebecca Carluccio, Antonella Cobuzzi, Eleonora Leone, Elena Cutrona, Francesca De Giorgi, Maria Francesca Colella, Giulia Inguscio, Massimo Puglielli, Federica Fontana, Marta Fontana, Lucia De Santis, Stefano Scrimieri.
Lesionati del Party rock Salento: RobyMic, Gabrielone, GabryGagu, Serena di Maggio, Andreina De Luca, Marcella Pantaleo, Roberto tutt'apposto, Lucia Calogiuri.
Operatore camera episodio Roma: Maxim Derevianko
Assistente alla regia: Matteo Ingrosso, Fonico Presa diretta: Maurizio Ferretti, Segretaria di Produzione: Genny Caricato, fotografi: Maia Angela Tondo, Michele Battista
https://www.facebook.com/pages/Party-... PAGINA UFFICIALE PARTY ROCK SALENTO
https://www.youtube.com/user/derevian... CANALE YOUTUBE DEL BRAVISSIMO REGISTA MAXIM DEREVIANKO, VISITATELO SEGUITELO SU FACE E LARGO AI GIOVANI...SEMPRE:)))
www.partyrocksalento.com
La canzone "BEDDHRU LECCE STYLE" (Morelli Catalano/Silvello/De Stefano)
è cantata da Giampaolo Morelli Catalano
il brano "Gangnam Style" e la versione instrumental sono proprietà di YG Entertainment
Immagina la gioia di Vittoria Coppola (Lupo editore) vince il Premio nazionale Il Tombolo di Cantù edizione 2013
Sabato
8 Giugno 2013, alle ore 18.30, presso la prestigiosa sede della Cassa Rurale ed
Artigiana di Cantù, nella Sala Zampese, “Immagina la gioia”, il romanzo di
Vittoria Coppola edito da Lupo Editore, verrà premiato come primo classificato
del Premio Letterario “Il Tombolo”, riservato alle opere edite di scrittrici.
Il
Premio Letterario “Il Tombolo” è stato organizzato dalla Pro Cantù, in
collaborazione con l'Associazione del Merletto e della Cassa Rurale ed
Artigiana di Cantù. Lo svolgimento della fase iniziale del premio, dal 25 marzo
2013 al 2 maggio 2013, è avvenuto su facebook, dove sulla pagina dedicata alla
prima edizione del premio sono stati segnalati 38 romanzi di scrittrici
italiane, dai quali, nella fase successiva alle votazioni, la giuria ha scelto
tra le dodici opere finaliste.
“Immagina
la gioia” (Lupo Editore), di Vittoria Coppola, è risultata essere l'opera
vincitrice della Prima Edizione del Premio Letterario “Il Tombolo”. Si tratta
del primo riconoscimento ufficiale ricevuto dal secondo romanzo di Vittoria
Coppola, una soddisfazione che si accompagna a quella proveniente dal numeroso
pubblico di lettori dell'autrice salentina, ancora impegnata nel tour di
presentazioni del romanzo, iniziato nel novembre scorso. La giuria
esaminatrice, presieduta dal Presidente del Premio Letterario, l'attore e regista
Enrico Beruschi, ha assegnato il prestigioso premio, il resto della
giuria era composto dalla dott. Ssa Katia Trinca (scrittrice e
giornalista del Corriere di Como), dott. Ssa Angela Traversa (bibliotecaria),
dott. Ssa Vanessa Galata (giornalista della redazione del Giornale di
Cantù), dal professor Vincenzo Iaia (Dirigente Scolastico Cantù 3),
prof. Michele Petrocelli (scrittore e esperto di comunicazione) e Agostino
Picicco (giornalista e scrittore). Durante la serata di premiazione si
esibità il cantautore Paolo Fan.
Info:
Ufficio
Stampa OverecoAgenzia
giovedì 30 maggio 2013
mercoledì 29 maggio 2013
martedì 28 maggio 2013
lunedì 27 maggio 2013
domenica 26 maggio 2013
Post (Lupo editore) continua il suo tour in Italia. Il 27 maggio a Roma per “In Festa contro le mafie”
“Post. 13 storie dopo l'89 che non sapevano di
diventare mito”, il libro uscito nello scorso mese di
aprile per la casa editrice Lupo Editore, sta continuando ad
attirare sulle sue pagine l'attenzione di molti lettori. Infatti, il 27
maggio alle ore 15.30 sarà la volta di Roma, dove verrà presentato
nell'ambito dell'evento organizzato dall'associazione Libera.
Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, In Festa contro le
mafie, che si terrà presso l'Ex GIL, Largo Ascianghi 5.
Nello
stesso giorno avverrà la Premiazione della IV Edizione del Premio "Pio
La Torre" con successiva presentazione della nuova sezione "Enti
locali" del Premio stesso. In tale occasione interverranno Franco La Torre
(figlio di Pio La Torre) e Andrea Campinoti (Presidente di Avviso Pubblico),
seguirà un aperitivo e uno spettacolo teatrale a cura di Massimo Melpignano e
Antonio Cajelli e la presentazione del Dossier "Azzardopoli 2.0" a cura di Daniele Poto.
La festa proseguirà anche il giorno successivo, con un
susseguirsi di parole, musica e arti per continuare questa pacifica, ma
determinata lotta al crimine organizzato. Per il 28 maggio è infatti prevista
la premiazione del concorso nazionale "Regoliamoci 2012-13. Dire, fare... GIOCARE!"
con gli interventi di Luigi Ciotti, Maria Chiara Carrozza e Francesca Rispoli.
Seguiranno le presentazioni del format "Incanto Civile" a cura di Alfonso De Pietro e del libro-cd
"Musica contro le mafie" e
la la Proiezione di "Munnizza"
cortometraggio di Andrea Satta. La giornata si concluderà con il Concerto
acustico dei "Tetes de Bois". Sarà, quindi, proprio "POST. 13 storie dopo l'89
che non sapevano di diventare mito" ad aprire, su espressa richiesta
degli organizzatori, questi due giorni di festa, memoria e impegno civico. In perfetta sintonia
con l'oggetto della manifestazione, del resto, una delle 13 storie scritte all'interno di POST è
proprio quella di Don Luigi Ciotti, presidente di Libera e persona che per una
generazione intera incarna a pieno i valori civili dell'impegno, della
responsabilità, della voglia di fare insieme, della legalità.
POST si è
posto come primo obiettivo quello di raccontare una generazione, scavando in
quelle che possono essere le figure determinanti per la formazione della
stessa. Don Luigi è l'unica figura ancora operante rispetto a quelle inserite
all'interno del testo, ma non è un caso. Abbiamo voluto, sì raccontare una
generazione, ma anche dare un mandato a quelle che riteniamo oggi le persone
che possono accompagnare idee, obiettivi e azioni.
Ufficio Stampa OverecoAgenzia
Generazione Post
Paolo Paticchio cell.: 333-2259625
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/generazionepost?fref=ts
venerdì 24 maggio 2013
"IL SIGILLO DEL MARCHESE" di Giuseppe Pascali (Lupo Editore). Dal 5 giugno in libreria
La morte della ventottenne
Beatrice d’Acquaviva d’Aragona – sposa di Francesco Castromediano e amatissima
marchesa di Caballino – si abbatte sul feudo come una tragedia inaccettabile.
Ma mentre la piccola corte salentina cade nella disperazione, c’è chi di quel
lutto inatteso gioisce; don Pietro Altomonte, arrogante signorotto leccese,
incarica i suoi “bravi” di recuperare i documenti che attestano i diritti dei
Castromediano sui possedimenti caballinesi, per impadronirsene.
Il crudele Ferrando e Lupo,
l’uomo dal fiuto infallibile e dal tormentato passato, corrompono,
intimidiscono e giungono ad uccidere per scoprire il nascondiglio di quelle
carte, ma senza esito, tanto più che il segreto di don Francesco è ben altro...
Nell’arco di ventisei anni, da quei primi eventi fino alla morte di Francesco
Castromediano, tra storia e leggenda il racconto scorre nelle vie del borgo di
Caballino e nelle campagne circostanti, tra le mura del convento voluto dalla
marchesa devota a san Domenico di Guzman e nella coscienza turbata del priore
padre Bonaventura, inquieto depositario di segreti propri e altrui. Nel
frattempo arriva il flagello della peste a ricordare agli uomini la loro
fragilità, ma anche a pareggiare i conti.
E la memoria di un amore
straordinario troverà i suoi testimoni.
Occhi, vedetela per l’ultima
volta,
braccia, datele un ultimo
abbraccio,
e labbra, voi, ingresso del
respiro,
con un bacio candido stringete un
patto
senza tempo con la morte che
tutto porta via.
(William Shakespeare)
Giuseppe Pascali, nato a Lecce
nel 1970, è laureato in Materie Letterarie all’Università degli Studi di Lecce.
Giornalista, scrive per ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ occupandosi di Cultura e
Spettacoli. È direttore responsabile del quotidiano online ‘Salentoinlinea.it’.
Ha realizzato numerosi servizi su lirica, musica sinfonica e bande musicali del
Mezzogiorno d’Italia. Ha intervistato personaggi dello spettacolo tra cui Giancarlo
Giannini, Katia Ricciarelli, Al Bano, Monica Guerritore, Margherita Buy,
Sebastiano Somma ed Ennio Fantastichini e scrittori come Roberto Pazzi e
Valerio Massimo Manfredi. Ha seguito seminari di approfondimento giornalistico
con Duilio Giammaria, Antonio Caprarica (Rai 1), Piero Dorfles (Rai 3) e Salvo
Sottile (Canale 5). È addetto stampa del Concorso Internazionale “Tito Schipa”
per giovani cantanti lirici. Ha pubblicato con Capone Editore i saggi La banda
di Lecce. Dal concerto cittadino alla Schipa-D’Ascoli” (2006), Bande di Puglia.
Il teatro sotto le stelle (2008), Gli Spiziotti. Storia della banda
dell’Ospizio Garibaldi di Lecce (2009). Nel 2011 ha pubblicato il
romanzo Il maestro della banda (Edizioni Grifo), ristampato in seconda edizione
nel 2013.
Illustrazione di copertina: Alex Konahin
Grafica: Paolo Guido
"IL SIGILLO DEL
MARCHESE" di Giuseppe Pascali, Lupo Editore, 2013, 256 pagine, €16
Info:
www.lupoeditore.it
0832949510
Clementino: �In Italia tutti parlano di rap,
Clementino: �In Italia tutti parlano di rap,: Nuovo nome dell'hip-hop, musicista, attore. L'artista napoletano risponde alle domande di Max e non le manda a dire a nessuno...
giovedì 23 maggio 2013
La casa editrice salentina Kurumuny a Roma il 25 maggio per la rassegna “Culli soni e culli canti - Il Salento al Circolo Gianni Bosio”
Nell'ambito della rassegna “Culli
soni e culli canti - Il Salento al Circolo Gianni Bosio” che si svolgerà a Roma
dal 23 al 25 maggio 2013 presso il Circolo Gianni Bosio in Via di
Sant'Ambrogio, 4, sabato 25 maggio dalle
ore 18,00 si terrà la presentazione della collana della casa editrice Kurumuny
“Voci, suoni ritmi della tradizione”. Saranno presentati gli ultimi lavori editi:
Cici Cafaro, Io scrivo la realtà;
Corimondo. La strina, suoni e canti di Corigliano d’Otranto; Salvatore De
Renzi, Osservazioni sul tarantismo di Puglia. Interverranno Luigi Chiriatti e Sergio Torsello.
Una tre giorni dedicata al
Salento (e non solo...) in uno dei luoghi storici della promozione delle
musiche tradizionali nella Capitale. Sono previsti concerti, laboratori sugli
strumenti, sulla danza e sul canto, presentazioni di libri, dibattiti,
degustazioni di prodotti tipici.
Salvatore De Renzi, Osservazioni sul tarantismo di Puglia (a cura di
Sergio Torsello) Kurumuny
Ristampa di uno dei testi più
citati nella letteratura storica sul tarantismo, la prolusione letta da
Salvatore De Renzi (1799-1872) nella seduta del 28 Luglio 1832 dell'Accademia
medico-chirurgica napoletana. Con una prosa forbita ed elegante che si apre con
un suggestivo quadro corografico della penisola salentina, il medico napoletano
ne descrive la sintomatologia, la diagnosi, la terapia, raccogliendo e
annotando importanti informazioni desunte dal suo dialogo con gli informatori
locali. Cita due casi di tarantismo, avvenuti a Novoli (Le) uno dei quali
particolarmente emblematico: quello di Concetta Scardìa morsa dalla tarantola
ad appena tre mesi d'età e curata con il "suono consueto". Il testo
del De Renzi, pubblicato nella collana Lo sguardo degli altri diretta da Sergio
Torsello, è corredato da un saggio introduttivo del curatore e da due
appendici: la prima riguardante le raffigurazioni della tarantola nate in
ambito medico che proprio nell'Ottocento si fanno sempre più precise e
minuziose; la seconda contenente una approfondita bibliografia degli scritti
sul tarantismo apparsi nel XIX secolo ricca di più di cento titoli.
Cici Cafaro, Io scrivo la realtà (a cura di Eugenio Imbriani) Kurumuny
Una testimonianza preziosa, un
lungo racconto in cui il flusso dei ricordi sembra riannodare le fila del
rapporto tra passato e presente, tra memoria e appartenenza. Un’autobiografia
che ci rivela una personalità emblematica e rappresentativa della cultura
dell’area grica del Salento. Cici Cafaro è un uomo che sembra aver vissuto
dieci vite in una: contadino, ambulante, poi emigrante e soldato, sempre
cantastorie instancabile che conosce, come gli antichi aedi, il segreto del
ritmo delle parole per incantare.
Corimondo LA STRINA SUONI E CANTI DI CORIGLIANO D'OTRANTO con le
illustrazioni di Lucio Montinaro a cura di (Luigi Chiriatti, Michele Costa)
Riallacciare e ricostruire i fili
di una memoria spezzata e umiliata anche solo limitatamente ai canti, racconti,
biografie: un compito arduo e difficile da portare a termine. I protagonisti e
i depositari di questa memoria erano restii al ricordo. La sola idea del
ricordare modalità di vita, usi, costumi richiedeva un notevole sforzo di pazienza
sia da parte loro che dei ricercatori. Andare in giro per i paesi a “ricercare
e cercare” coloro che ricordavano, i grandi ‘alberi’ di cultura e di canto,
richiedeva pazienza, calma e amore profondo per la conoscenza della memoria
orale e delle storie delle nostre comunità. In questo contesto Corigliano
d’Otranto non costituiva sicuramente un’eccezione. Questo contributo, che ci
riporta al periodo aureo dell’indagine sul campo e della documentazione dei
repertori tradizionali, è anche un lavoro che rende omaggio alle persone vive,
agli ultimi epigoni di una civiltà linguistica, ai custodi delle modalità
performative, delle tecniche strumentali e vocali, della memoria sonora (e non
solo) della comunità di appartenenza.
Persone che normalmente non
assurgono a protagonisti della ricerca etnomusicologica, relegati spesso nel
ruolo di informatori o in quello ancora più angusto di depositari delle “sacre
tavole” della tradizione. Il CD contiene un’antologia di 19 canti di cui 10
descrittivi, 4 balli, 3 canti di questua, 1 narrativo e 6 recitati raccolti in
un’unica traccia. Il Cd “Corimondo – La Strina, suoni e canti di Corigliano
d’Otranto” è promosso con il sostegno di PUGLIA SOUNDS - PO FESR PUGLIA
2007/2013 ASSE IV” ed è patrocinato dalla Povinicia di Lecce e dall’Istituto
Diego Carpitella.
Info
0832801528
3299886391
Ufficio Stampa OverecoAgenzia
mercoledì 22 maggio 2013
martedì 21 maggio 2013
Hotel camere di riflessione di Mino Pica (Lupo editore)
Un uomo si ferma davanti alla
porta automatica, posa i bagagli per terra nell’attesa che si apra. Poi varca
l’ingresso e con lo sguardo cerca di orientarsi per individuare la reception.
Individuato il personale di ricevimento, che cordialmente lo attende con un
sorriso, attraversa con un passo deciso la hall ed è lì, pronto a prendere
possesso della sua camera, del suo spazio di isolamento, del suo angolo di separazione
dal mondo e dalla confusione. Consegna il documento. Si prendono la sua
identità. Gliela restituiranno alla fine del soggiorno. Ma quell’uomo non ne ha
bisogno, perché in quell’hotel lui sta cercando di riappropriarsi proprio di se
stesso. Hotel è la metafora dell’esistenza umana. Hotel è un viaggio dentro se
stessi, alla ricerca di un recesso in cui possa albergare lo spirito umano che
ha bisogno di ritrovare la sua essenza. Mino Pica ci porta in giro per il suo
ostello e ci invita ad aprire le porte delle camere della sua anima. Ogni
angolo della costruzione è uno spazio nuovo, una storia nuova, una riflessione.
L’autore raccoglie il suo zibaldone di pensieri e li affida al viaggiatore, al
portiere di notte, al cameriere del bar, alla guardarobiera e all’inserviente.
Spaziando in tematiche differenti e disparate (il silenzio, la noia, la
solitudine e la moltitudine, gli affanni, le illusioni, i doveri imposti dalla
società, il tempo, le attese, le speranze, l’incalzare degli anni), Mino Pica
si dimostra abile locandiere e cortese ospite che dona tutto se stesso a quanti
hanno voglia di ascoltare la sua storia. Con una prosa spesso liricheggiante
egli usa la parola per prospettare ai suoi clienti orizzonti di senso.
Orizzonti che parlano dell’oggi, di ciò che siamo, di ciò che stiamo
diventando, di ciò che saremo. Hotel diventa così un nome con una muta davanti,
dove l’io, però, non può restare a lungo senza parole. Vi auguriamo un
piacevole soggiorno.
Mino Pica nasce a Brindisi nel
1982. Nel 2005 si laurea in scienze della comunicazione e nel 2008 entra
nell'ordine dei giornalisti pubblicisti. Collabora con il «Nuovo Quotidiano di
Puglia» e con Puglia Tv. Nel 2008 pubblica il suo primo romanzo di narrativa,
L'attesa dell'attesa. Colleziona diverse collaborazioni con giornali, riviste e
tv, nel filo di un legame col giornalismo nato già nel 1995, in radio. Ascolta la
musica a 360 gradi, da Ludovico Einaudi agli Slipknot e, oltre a sostenere le
attività di diverse associazioni culturali, ha contribuito alla realizzazione
di contesti musicali per band di un territorio a cui è profondamente legato.
Mal digerisce la superficialità, i luoghi comuni e le ferme convinzioni. Ama il
silenzio, la semplicità e lo spazio ed il tempo dedicato ai sensi.
Fucine Letterarie, in collaborazione con LietoColle Libri, il 25 e 26 Maggio 2013 presenta “A Sud del Sud dei Santi. Sinopsie, Immagini e Forme della Puglia Poetica. Cento anni di Storia Letteraria” a Martina Franca
Fucine Letterarie, in
collaborazione con LietoColle Libri, col Patrocinio del Comune, sabato 25 e
domenica 26 Maggio 2013, nell’ambito della manifestazione “Martina Franca nel
Settecento”, presenta a Martina Franca “A Sud del Sud dei Santi. Sinopsie,
Immagini e Forme della Puglia Poetica. Cento anni di Storia Letteraria”
(LietoColle) a cura di Michelangelo Zizzi. Si tratta di lavoro massivo, che ha
coinvolto una decina di critici e che gode della cura di Michelangelo Zizzi.
L’opera, voluta da LietoColle Libri, massima espressione dell’editoria poetica
nazionale, rappresenta il più completo organo di classificazione e conoscenza
critica della poesia pugliese, che – per quanto obliata, spesso, dalla grande
editoria italiana – ha costruito il midollo spinale delle cosiddette linee
orfiche o borboniche contro le cosiddette lombarde o fiorentine. Il saggio
rilancia integralmente la poesia meridionale all’interno di una dialettica
storico-critica, che si è assopita dopo l’Unità d’Italia nel pretesto
ideologico di una discrasia tra Sud e Nord. Le due giornate di studio/lavoro si
articoleranno tra presentazione dell’opera, workshop poetico e lettura
performativa. Durante il workshop
Michelangelo Camelliti, proprietario di LietoColle, sarà disponibile a
eventuali contatti con autori meridionali al fine di far conoscere loro
l’editoria poetica nazionale.
«A vedere quello che è accaduto a
livello letterario negli ultimi cent’anni in Puglia, può dirsi che la poesia è
il luogo di limite/trincea nel quale si erige una resistenza imperiale e
sovrasignificante rispetto ad ogni luogo comune e ad ogni disfacimento
culturale. È il luogo dove l’essenza orfico-pitagorica e il desiderio “amoroso”
di essere si avvera come un miracolo contro ogni deriva della modernità», ha dichiarato Michelangelo Zizzi.
Programma
Sabato 25 Maggio 2013:
Albergo Diffuso Rococò, via Ciaia n.18, Martina Franca
h.10.30-12.30 - Presentazione di
“A Sud del Sud dei Santi. Sinopsie, Immagini e Forme della Puglia Poetica.
Cento anni di Storia Letteraria” (LietoColle) a cura di Michelangelo Zizzi
h.16-18.30 - Workshop poetico
Nelle foci di Orfeo
Ex ospedaletto (Casa Cappellari), Via Orfanelli, 19-22, Martina Franca
h.20.00-22.00 - Reading poetico.
Leggeranno i poeti Lara Carrozzo, Vito D’Armento, Stelvio Di Spigno, Alfonso
Guida, Giacomo Leronni, Gianni Mastromarini, Antonio Natile, Luigi Pignatelli,
Anita Piscazzi, Carla Saracino, Vanni Schiavoni, Pasquale Vadalà
Domenica 26 Maggio 2013:
Albergo Diffuso Rococò, via Ciaia
n.18, Martina Franca
h.10.30-12.30 - Presentazione di
“A Sud del Sud dei Santi. Sinopsie, Immagini e Forme della Puglia Poetica.
Cento anni di Storia Letteraria” (LietoColle) a cura di Michelangelo Zizzi
h.16-18.30 - Workshop poetico
Della Linea Borbonica
Ex ospedaletto (Casa Cappellari), Via Orfanelli, 19-22, Martina Franca
h.20.00-22.00 - Reading poetico.
Leggeranno i poeti Andrea Brioschi, Vittorino Curci, Florinda Fusco, Giuseppe
Goffredo, Daniela Liviello, Pasquale Lucio Losavio, Enzo Mansueto, Gianpaolo
Mastropasqua, Maria Grazia Palazzo, Pasquale Vitagliano
Info - Enrica Fallone
+39 3496712549
lunedì 20 maggio 2013
domenica 19 maggio 2013
sabato 18 maggio 2013
venerdì 17 maggio 2013
giovedì 16 maggio 2013
mercoledì 15 maggio 2013
“AMORE E MARCHETTE” DI MASSIMO DONNO (Etichetta Ululati, Lupo Editore). ONLINE IL VIDEO PROMO DELL’ALBUM D’ESORDIO SU YOUTUBE DA OGGI 15 MAGGIO 2013
Cosimo Lupo compie 50 anni, l'intraprendente
fondatore e titolare della casa editrice Lupo
Editore, patron della neo etichetta musicale Ululati, ha deciso di festeggiare questa felice ricorrenza a “furor
di musica”, facendo un regalo a tutti i suoi lettori, ascoltatori, estimatori e
amici, con il lancio del giovane cantautore italiano Massimo Donno e del suo
intrigante lavoro intitolato “Amore e Marchette”, il cui video promozionale girato
da Gianni De Blasi è on-line dal 15 maggio 2013.
“Massimo
Donno è un gatto che salta sui tetti della canzone d'autore italiana
prendendosene la parte più nobile. Come un gatto ci fa le fusa, ci conquista
per poi graffiarci quando meno ce lo aspettiamo. Come un prestigiatore muove le
parole tra surrealismo e neorealismo. Ci concede una musica tra sogno e realtà.
Il disco in ogni traccia è una capriola, una giostra un pugno e uno sberleffo
un bacio e uno schiaffo. Cartina tornasole delle nostre vite imbarcate su
fragili vascelli. Semantica del testo e sintassi musicale si armonizzano
perfettamente nel suo creato di opposizioni binarie. Dalle quali scaturisce una
bellisima opera, un'opera aperta. Un'opera che perdere è come fare peccato.” (Oliviero Malaspina)
Info e contatti:
Lupo
Editore
UFFICIO
STAMPA OVERECOAGENZIA
booking@overeco.it
cell. 3288258358 – 3290629451
MASSIMO DONNO … DI VITA, DI PALCO E DI NOTE - Inizia lo studio
della chitarra a tredici anni, a Corigliano d’Otranto, in Salento. Parte dal
Blues, Funky, Rock, ma nel corso degli anni si fa forte l’avvicinamento al
genere cantautoriale italiano e non. Grazie ai cantautori si fa grande la
passione per i suoni acustici, sia del jazz che della musica etnica. Questa
passione è ulteriormente accresciuta dalla terra in cui Massimo nasce. La
prossimità di quella fascia di Sud, alle tante sfumature ed anime della musica
mediterranea, rende ovvia la prossimità dei musicisti alla musica tipica di
queste zone e alle varie contaminazioni che questa negli anni ha subito.
Intorno al 2000 – 2001 Massimo,
insieme a Luca Barrotta e ad altri amici – musicisti, da vita al suo primo
progetto di folk d’autore: Allegra brigata Bodhran. In questo ensemble vengono
elaborati suoni tradizionali del sud Italia, dei Balcani, i ritmi tradizionali
ebraici del klezmer, uniti ai testi di cui Massimo è l’autore. Allegra Brigata
viaggia spesso, da Milano a Teramo, da Roma a Pescara, a Parma, Prato, Cremona,
Bologna, fino alla semifinale del “premio de Andrè”, a Messina, grazie a due
brani scritti e musicati da Massimo. In questi live spesso la band ha avuto il
piacere di ospitare musicisti di tutto rispetto nell’ambito della musica
popolare, da Guido Sodo a Maurizio Deho. Con Allegra Brigata Bodhran realizza
tre lavori: “Memorie” (2001), “In cerca d’autore” (2003), “Demo” (2006).
Diversi brani di Massimo inoltre faranno parte negli anni di varie compilation
di musica etnica e word music: ad esempio un brano composto a quattro mani con
Gianluca Milanese (flauto traverso) confluisce nel 2005 nella compilation
“Musichetnia 2”,
prodotto dalla RedLand di Bari. In questi anni va inoltre avanti l’attività didattica
di Massimo: si trasferisce a Bologna, dove vive dal 2003 e studia con
chitarristi del calibro di Romano Trevisani (chitarrista di Vasco Rossi, Dalla,
Nannini,ecc.), Guido Sodo, con cui affronta un approccio centrato sulla musica
popolare del sud Italia, Maurizio Geri (Riccardo Tesi, Banditaliana,ecc.) con
cui approfondisce lo studio della musica Manouche, un genere di confine tra il
jazz, la musica zingara, il Walzer musette francese. Ha studiato scrittura
creativa con lo scrittore e critico Michelangelo Zizzi e lettura espressiva/dizione con Paolo Magagna
al teatro dell’ascolto nell’anno 2010/2011. Si laurea in Sociologia nel 2008,
presso l’ Alma Mater Studiorum – Università degli studi di Bologna. Parallelamente
Massimo sviluppa un’altra sensibilità, parallela a quella delle piazze e dei
centri in cui si esibisce, e cioè la passione per gli ambienti intimi e
raccolti in cui incontrare il pubblico da vicino: scrive per teatro diversi
copioni, facendoli interagire con musiche inedite e composizioni cantautorali
di De Andrè, Bertoli, Guccini, ecc. Negli
anni che vanno dal 2005 ad oggi, realizza diversi spettacoli: “Ti saluto
dai paesi di domani …” sulla vita di
Fabrizio de Andrè; “A ruota libera” sull’arte come espressione dei cosiddetti
diversi, per natura e per cultura; “Le Otto ore” ispirato alle musiche
tradizionali di lavoro e immigrazione di tutta Italia; “Incanti di Tango”
orientato alla reinterpretazione di musica cantautorale in chiave tango/jazz;
“One hand Jack”, tratto da un monologo di Stefano Benni, con musiche di Fred
Buscaglione; “Ognuno ha l’inverno che merita” in cui alla sua prosa intreccia
composizioni cantate e strumentali inedite. Inoltre realizza, scrivendo i
monologhi e arrangiando i brani di Fabrizio De Andrè, presso il Teatro dell’Ascolto
di Bologna, una trilogia di spettacoli: “… e tutto ciò lo chiamavo luna”,
ispirato all’album “La Buona Novella”; “Dall’inizio alla fune”, ispirato
all’Album “non al denaro, non all’amore, né al cielo”; “L’uomo che imparò a
volare”, ispirato a “Storia di un impiegato”. Negli anni inoltre Massimo è
spesso ospite di progetti altrui, in cui opera da turnista: dalle performance
popolari con i più grandi cultori della musica tradizionale salentina e non
(Emanuela Gabrieli, Gianluca Milanese, Marcello Zappatore, Ovidio Venturoso,
ecc.) alle pièce teatrali di vari registi in cui Massimo canta e suona la
chitarra ( “Navigammo su fragili vascelli” , “stasera è più forte il dolore”,
“Compagno cittadino …” di Alberto Minafra). Nel 2007 ha suonato circondato dalle
coreografie del Maestro Tony Candeloro, uno dei più grandi rappresentati della
danza contemporanea nel mondo. Nel 2009
collabora con l’attore Simone Franco per la realizzazione di uno spettacolo
sulla musica e la letteratura argentina. Esperienza forte è anche l’incontro
con Alberto Bertoli, figlio di Pierangelo Bertoli, incontro avvenuto nella casa
del cantautore scomparso nel 2002. Nasce un’intensa amicizia e collaborazione
tra i due: Alberto è spesso ospite negli spettacoli di Massimo e viceversa, dividendo
il palco con artisti del calibro di Franco Mussida (Premiata Formeria Marconi),
Luca Bonaffini, ecc. In uno di questi live conosce il compianto Andrea Parodi,
con il quale avrebbe diviso il palco in un concerto troppo a ridosso della sua
prematura scomparsa. La collaborazione porta Massimo ed Alberto, accompagnati
sempre da Luca Barrotta alla
fisarmonica, ad esibirsi in festival e teatri, da Mantova a Firenze, fino alla
provincia di Lecce. Nel 2010/2011
collabora con l’Osservatorio Astronomico di Bologna e l’Associazione per la
Divulgazione delle Scienze Sofos, per la realizzazione dello spettacolo di
osservazione astronomica/divulgazione scientifica dal titolo Racconti di cielo
– Armonie tra mito e scienza. Porta attualmente in giro diverse performance
live, dalla musica etnica, alla cantautoriale, allo swing, al tango, ecc. fino
alle esperienze da solista accompagnato solo da chitarre e loop machine.
Collabora come chitarrista con la cantante Afro – Brasiliana Nilza Costa e con
il polistrumentista messicano Carlos la Bandera. Insieme al cantautore Gigi
Marras, con cui collabora, guadagna la finale al premio Bindi 2011 e la finale
al Premio Musicultura 2012 (Ex Premio
Città di Recanati), entrando nel cd ufficiale con i brani dei 16 finalisti. A
giugno, con un suo brano “Amore e Marchette”, vince “Promo”, mini-concorso su
Ciao Radio, radio Emiliana, ricevendo il maggior numero di voti. A luglio 2012
è stato finalista al Premio Bindi riscuotendo ottimi risultati di pubblico e
critica. A settembre 2012 è stato finalista al Festival delle Arti di Bologna,
contest organizzato da Andrea Mingardi. È stato finalista alla 14a edizione di
Biella Festival Autori e Cantautori 2012, classificandosi tra i primi cinque.
E' stato semifinalista al Tour Music Fest, il più grande festival europeo
dedicato alla musica emergente, con la commissione artistica presieduta da
Mogol. In Ottobre 2012 termina la registrazione del suo album solista in uscita
nella primavera del 2013 per l’etichetta Ululati (Lupo Editore). Il Cd contiene
numerose collaborazioni, da Maurizio Geri a Francesco del Prete, da Guido Sodo
(Cantodiscanto) a Nilza Costa, Ovidio Venturoso e Giuseppe Spedicato
(Bandadriatica), ecc.
MASSIMO DONNO IN PUNTA DI … PENNA - Coltiva la
primordiale passione per la scrittura. Nell’ottobre 2009 risulta tra gli autori
scelti per il concorso indetto dal centro studi Kairos di Lecce che entreranno
a far parte di un testo – raccolta delle opere vicine al tema della resistenza
dal titolo “Lenti spiriti”. Il titolo dell’opera di Massimo è “Sogni al
risveglio”, racconto metropolitano sulle forme di quotidiana ed individuale
resistenza. Nel marzo del 2010 guadagna un secondo posto, con il racconto
“Victor”, al concorso letterario “Lettere Matte – Scrittori per Talitha”, entrando
così di diritto nel volume che comprenderà tutte le composizioni dei finalisti.
Ad aprile 2010, con tre racconti “Pensieri macchiati di rosso”, “Victor”,
“l’uomo che imparò a volare”, giunge tra i finalisti, guadagnando il titolo di
“Segnalato” nel concorso letterario “La vita in prosa”. A settembre 2010
pubblica per l’Agenzia di Comunicazione IKOS di Bari un racconto nella raccolta
di racconti “Cento storie per cento disegni” edito da Di Marsico.
Info e contatti:
Lupo
Editore
UFFICIO
STAMPA OVERECOAGENZIA
booking@overeco.it
martedì 14 maggio 2013
lunedì 13 maggio 2013
Salento fuoco e fumo di Nandu Popu (Laterza, collana Contromano)
Strade antiche costrette da
muretti a secco. Strade volute dalle vigne e dagli ulivi. Strade colorate dal
rosso della terra arsa e dal bianco delle rocce calcaree. Ne ho visti di ulivi
strani in vita mia, ma quelli di queste parti hanno forme fuori da qualsiasi
logica progettuale, come se la natura li avesse affidati a un artista strambo
che con le sue sculture vuole esprimere solo stupore. Gli ulivi sembrano
l’istantanea di un movimento convulsivo. Alberi autolesionisti che si
squarciano il ventre per creare caverne in cui vivono animali, insetti e
folletti dai cappelli rossi. Alberi che annodano i propri rami per ingannare le
simmetrie, e che anche quando il vento è assente e sono immobili appaiono
fluidi e impetuosi come dervisci roteanti. Gli ulivi di queste brulle e arse
pianure posano come divi esibizionisti che ostentano le proprie forme sicuri di
essere unici.
Nandu Popu, nome d’arte di
Fernando Blasi, è una delle voci e autore dei testi dei Sud Sound System,
gruppo salentino tra i pionieri del raggamuffin italiano, che combina ritmi
giamaicani e sonorità locali, l’uso del dialetto salentino e le ballate di
pizzica e taranta.
domenica 12 maggio 2013
Tefteri Il libro dei conti in sospeso di Vinicio Capossela per Il Saggiatore in libreria dal 16 maggio 2013
Una taverna invisibile dalla
strada, una porta modesta a segnalare l’ingresso. Dentro, pochi tavoli, luci
basse, fumo. In fondo alla sala una piccola pedana, dove si suona seduti in
linea, di fronte agli avventori. Voce, chitarra, buzuki. Stasera si suona rebetiko.
Si ascolta mentre si mangia e si beve. È l’eucaristia che si riceve da seduti,
senza poter scappare, e la taverna è la sua chiesa. Vinicio Capossela ha
percorso le strade della Grecia nell’anno del tracollo finanziario. Ha
incontrato quel che resta dei leggendari rebetes nelle taverne di Atene,
Salonicco, Creta, catturando visioni, ebbrezze, magie e illusioni su un piccolo
taccuino, il suo Tefteri. Capossela racconta una Grecia inedita, sofferente e
fiera, che riscopre il rebetiko come musica della krisis. Una musica
dell’assenza, nata dalla rabbia e dalla nostalgia di un popolo, quello
greco-turco, che nel 1922 si trovò sradicato e straniero in patria. Rebetiko è
scelta politica. Rebetiko è appartenenza. È il canto di sirena che riecheggia
nei porti del Mare nostrum. Per il rebetiko non si applaude, si rompono piatti:
la radice della sua forza unica affonda nel suo anarchismo. Nota dopo nota,
pagina dopo pagina, il Tefteri è la trascrizione dei debiti e dei crediti che
bisogna fare per «imparare il mestiere di campare». Il registro dei conti in
rosso che tutti hanno con la vita e la morte. Perché, fin dall’antichità,
quello che viene dalla Grecia partecipa dell’universale, ci dice dell’uomo e
del suo destino, là dove è nato. Quando superò la necessità e inventò il gioco,
la festa, l’arte. Quando sollevò il capo e divenne anthropos.
Vinicio Capossela è autore dei
suoi dischi e dei suoi spettacoli. Ha pubblicato Non si muore tutte le mattine
(Feltrinelli 2004) e In clandestinità. Mr Pall incontra Mr Mall, con Vincenzo
Costantino (Feltrinelli 2009).
sabato 11 maggio 2013
venerdì 10 maggio 2013
giovedì 9 maggio 2013
mercoledì 8 maggio 2013
martedì 7 maggio 2013
lunedì 6 maggio 2013
domenica 5 maggio 2013
sabato 4 maggio 2013
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