Strade antiche costrette da
muretti a secco. Strade volute dalle vigne e dagli ulivi. Strade colorate dal
rosso della terra arsa e dal bianco delle rocce calcaree. Ne ho visti di ulivi
strani in vita mia, ma quelli di queste parti hanno forme fuori da qualsiasi
logica progettuale, come se la natura li avesse affidati a un artista strambo
che con le sue sculture vuole esprimere solo stupore. Gli ulivi sembrano
l’istantanea di un movimento convulsivo. Alberi autolesionisti che si
squarciano il ventre per creare caverne in cui vivono animali, insetti e
folletti dai cappelli rossi. Alberi che annodano i propri rami per ingannare le
simmetrie, e che anche quando il vento è assente e sono immobili appaiono
fluidi e impetuosi come dervisci roteanti. Gli ulivi di queste brulle e arse
pianure posano come divi esibizionisti che ostentano le proprie forme sicuri di
essere unici.
Nandu Popu, nome d’arte di
Fernando Blasi, è una delle voci e autore dei testi dei Sud Sound System,
gruppo salentino tra i pionieri del raggamuffin italiano, che combina ritmi
giamaicani e sonorità locali, l’uso del dialetto salentino e le ballate di
pizzica e taranta.
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