La festa europea della musica a
Lecce fa sentire la sua voce con Nada e Fausto Mesolella che, nell’ambito del
Soundmakers Festival, presentano il progetto “Musica leggera da camera”, con
l’accompagnamento dei video-artisti salentini Chiara Idrusa Scrimieri ed Hermes
Mangialardo. Nel Teatro Romano di Lecce il live è tradotto in tempo reale in
Lis e porta in scaletta brani intramontabili della cantante, già insieme a
Mesolella, chitarrista degli Avion Travel, ai tempi del celebre Nada Trio.
Dunque venerdì 21 giugno (ore 21.00 – ingresso 10 euro + dp), al Teatro Romano,
in concomitanza con la Festa Europea della Musica, Nada e Fausto Mesolella
presenteranno il progetto “Musica Leggera da Camera” in prima nazionale con
l’accompagnamento dei video artist Chiara Idrusa Scrimieri e Hermes
Mangialardo. Ci saranno brani indimenticati come “Ma che freddo fa”, “Come
faceva freddo” (di Piero Ciampi), grandi successi come “Il cuore è uno
zingaro”, “Amore disperato”, “Ti stringerò” e i classici della tradizione
popolare come “Maremma” fino ad arrivare alle canzoni più recenti (“Guardami
negli occhi”, “Luna in Piena”) in cui oltre ad essere interprete Nada è anche
autrice dei brani. Ad aprire il concerto
la giovane cantautrice pugliese Elena da Ora e il cantautore Massimo Donno, che
proporrà per la prima volta i brani del disco d’esordio uscito in questi
giorni per “Ululati”, la sezione
musicale di Lupo editore, accompagnato sul palco anche Morris Pellizzari
(chitarre), Francesco Pellizzari (batteria e percussioni) e Stefania Fracasso
(contrabbasso).
“Massimo Donno è un gatto che
salta sui tetti della canzone d'autore italiana prendendosene la parte più
nobile. Come un gatto ci fa le fusa, ci conquista per poi graffiarci quando
meno ce lo aspettiamo. Come un prestigiatore muove le parole tra surrealismo e
neorealismo. Ci concede una musica tra sogno e realtà. Il disco in ogni traccia
è una capriola, una giostra un pugno e uno sberleffo un bacio e uno schiaffo.
Cartina tornasole delle nostre vite imbarcate su fragili vascelli. Semantica
del testo e sintassi musicale si armonizzano perfettamente nel suo creato di
opposizioni binarie. Dalle quali scaturisce una bellisima opera, un'opera
aperta. Un'opera che perdere è come fare peccato.” (Oliviero Malaspina)
Già disponibile su iTunes
MASSIMO DONNO … DI VITA, DI PALCO E DI NOTE - Inizia lo studio della chitarra a tredici
anni, a Corigliano d’Otranto, in Salento. Parte dal Blues, Funky, Rock, ma nel
corso degli anni si fa forte l’avvicinamento al genere cantautoriale italiano e
non. Grazie ai cantautori si fa grande la passione per i suoni acustici, sia
del jazz che della musica etnica. Questa passione è ulteriormente accresciuta
dalla terra in cui Massimo nasce. La prossimità di quella fascia di Sud, alle
tante sfumature ed anime della musica mediterranea, rende ovvia la prossimità
dei musicisti alla musica tipica di queste zone e alle varie contaminazioni che
questa negli anni ha subito. Intorno al 2000 – 2001 Massimo, insieme a Luca
Barrotta e ad altri amici – musicisti, da vita al suo primo progetto di folk
d’autore: Allegra brigata Bodhran. In questo ensemble vengono elaborati suoni
tradizionali del sud Italia, dei Balcani, i ritmi tradizionali ebraici del
klezmer, uniti ai testi di cui Massimo è l’autore. Allegra Brigata viaggia
spesso, da Milano a Teramo, da Roma a Pescara, a Parma, Prato, Cremona,
Bologna, fino alla semifinale del “premio de Andrè”, a Messina, grazie a due
brani scritti e musicati da Massimo. In questi live spesso la band ha avuto il
piacere di ospitare musicisti di tutto rispetto nell’ambito della musica
popolare, da Guido Sodo a Maurizio Deho. Con Allegra Brigata Bodhran realizza
tre lavori: “Memorie” (2001), “In cerca d’autore” (2003), “Demo” (2006).
Diversi brani di Massimo inoltre faranno parte negli anni di varie compilation
di musica etnica e word music: ad esempio un brano composto a quattro mani con
Gianluca Milanese (flauto traverso) confluisce nel 2005 nella compilation
“Musichetnia 2”,
prodotto dalla RedLand di Bari. In questi anni va inoltre avanti l’attività
didattica di Massimo: si trasferisce a Bologna, dove vive dal 2003 e studia con
chitarristi del calibro di Romano Trevisani (chitarrista di Vasco Rossi, Dalla,
Nannini,ecc.), Guido Sodo, con cui affronta un approccio centrato sulla musica
popolare del sud Italia, Maurizio Geri (Riccardo Tesi, Banditaliana,ecc.) con
cui approfondisce lo studio della musica Manouche, un genere di confine tra il
jazz, la musica zingara, il Walzer musette francese. Ha studiato scrittura
creativa con lo scrittore e critico Michelangelo Zizzi e lettura
espressiva/dizione con Paolo Magagna al teatro dell’ascolto nell’anno
2010/2011. Si laurea in Sociologia nel 2008, presso l’ Alma Mater Studiorum –
Università degli studi di Bologna. Parallelamente Massimo sviluppa un’altra
sensibilità, parallela a quella delle piazze e dei centri in cui si esibisce, e
cioè la passione per gli ambienti intimi e raccolti in cui incontrare il
pubblico da vicino: scrive per teatro diversi copioni, facendoli interagire con
musiche inedite e composizioni cantautorali di De Andrè, Bertoli, Guccini, ecc.
Negli anni che vanno dal 2005 ad oggi, realizza diversi spettacoli: “Ti saluto
dai paesi di domani …” sulla vita di
Fabrizio de Andrè; “A ruota libera” sull’arte come espressione dei cosiddetti
diversi, per natura e per cultura; “Le Otto ore” ispirato alle musiche tradizionali
di lavoro e immigrazione di tutta Italia; “Incanti di Tango” orientato alla
reinterpretazione di musica cantautorale in chiave tango/jazz; “One hand Jack”,
tratto da un monologo di Stefano Benni, con musiche di Fred Buscaglione;
“Ognuno ha l’inverno che merita” in cui alla sua prosa intreccia composizioni
cantate e strumentali inedite. Inoltre realizza, scrivendo i monologhi e
arrangiando i brani di Fabrizio De Andrè, presso il Teatro dell’Ascolto di
Bologna, una trilogia di spettacoli: “… e tutto ciò lo chiamavo luna”, ispirato
all’album “La Buona Novella”; “Dall’inizio alla fune”, ispirato all’Album “non
al denaro, non all’amore, né al cielo”; “L’uomo che imparò a volare”, ispirato
a “Storia di un impiegato”. Negli anni inoltre Massimo è spesso ospite di
progetti altrui, in cui opera da turnista: dalle performance popolari con i più
grandi cultori della musica tradizionale salentina e non (Emanuela Gabrieli,
Gianluca Milanese, Marcello Zappatore, Ovidio Venturoso, ecc.) alle pièce
teatrali di vari registi in cui Massimo canta e suona la chitarra ( “Navigammo
su fragili vascelli” , “stasera è più forte il dolore”, “Compagno cittadino …”
di Alberto Minafra). Nel 2007
ha suonato circondato dalle coreografie del Maestro Tony
Candeloro, uno dei più grandi rappresentati della danza contemporanea nel
mondo. Nel 2009 collabora con l’attore Simone Franco per la realizzazione di
uno spettacolo sulla musica e la letteratura argentina. Esperienza forte è
anche l’incontro con Alberto Bertoli, figlio di Pierangelo Bertoli, incontro
avvenuto nella casa del cantautore scomparso nel 2002. Nasce un’intensa
amicizia e collaborazione tra i due: Alberto è spesso ospite negli spettacoli
di Massimo e viceversa, dividendo il palco con artisti del calibro di Franco
Mussida (Premiata Formeria Marconi), Luca Bonaffini, ecc. In uno di questi live
conosce il compianto Andrea Parodi, con il quale avrebbe diviso il palco in un
concerto troppo a ridosso della sua prematura scomparsa. La collaborazione
porta Massimo ed Alberto, accompagnati sempre da Luca Barrotta alla fisarmonica, ad esibirsi in festival e
teatri, da Mantova a Firenze, fino alla provincia di Lecce. Nel 2010/2011
collabora con l’Osservatorio Astronomico di Bologna e l’Associazione per la
Divulgazione delle Scienze Sofos, per la realizzazione dello spettacolo di
osservazione astronomica/divulgazione scientifica dal titolo Racconti di cielo
– Armonie tra mito e scienza. Porta attualmente in giro diverse performance
live, dalla musica etnica, alla cantautoriale, allo swing, al tango, ecc. fino
alle esperienze da solista accompagnato solo da chitarre e loop machine.
Collabora come chitarrista con la cantante Afro – Brasiliana Nilza Costa e con
il polistrumentista messicano Carlos la Bandera. Insieme al cantautore Gigi Marras,
con cui collabora, guadagna la finale al premio Bindi 2011 e la finale al Premio Musicultura 2012 (Ex Premio Città di
Recanati), entrando nel cd ufficiale con i brani dei 16 finalisti. A giugno,
con un suo brano “Amore e Marchette”, vince “Promo”, mini-concorso su Ciao
Radio, radio Emiliana, ricevendo il maggior numero di voti. A luglio 2012 è
stato finalista al Premio Bindi riscuotendo ottimi risultati di pubblico e
critica. A settembre 2012 è stato finalista al Festival delle Arti di Bologna,
contest organizzato da Andrea Mingardi. È stato finalista alla 14a edizione di
Biella Festival Autori e Cantautori 2012, classificandosi tra i primi cinque.
E' stato semifinalista al Tour Music Fest, il più grande festival europeo
dedicato alla musica emergente, con la commissione artistica presieduta da
Mogol. In Ottobre 2012 termina la registrazione del suo album solista in uscita
nella primavera del 2013 per l’etichetta Ululati (Lupo Editore). Il Cd contiene
numerose collaborazioni, da Maurizio Geri a Francesco del Prete, da Guido Sodo
(Cantodiscanto) a Nilza Costa, Ovidio Venturoso e Giuseppe Spedicato
(Bandadriatica), ecc.
MASSIMO DONNO IN PUNTA DI … PENNA -
Coltiva la primordiale passione per la scrittura. Nell’ottobre 2009
risulta tra gli autori scelti per il concorso indetto dal centro studi Kairos
di Lecce che entreranno a far parte di un testo – raccolta delle opere vicine
al tema della resistenza dal titolo “Lenti spiriti”. Il titolo dell’opera di
Massimo è “Sogni al risveglio”, racconto metropolitano sulle forme di
quotidiana ed individuale resistenza. Nel marzo del 2010 guadagna un secondo
posto, con il racconto “Victor”, al concorso letterario “Lettere Matte –
Scrittori per Talitha”, entrando così di diritto nel volume che comprenderà
tutte le composizioni dei finalisti. Ad aprile 2010, con tre racconti “Pensieri
macchiati di rosso”, “Victor”, “l’uomo che imparò a volare”, giunge tra i
finalisti, guadagnando il titolo di “Segnalato” nel concorso letterario “La
vita in prosa”. A settembre 2010 pubblica per l’Agenzia di Comunicazione IKOS
di Bari un racconto nella raccolta di racconti “Cento storie per cento disegni”
edito da Di Marsico.
Info e contatti:
UFFICIO STAMPA OVERECOAGENZIA
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